Riapre ad Orvieto dal 25 maggio al 10 giugno 2012, presso il Palazzo dei Sette con il festival “Arte e Fede” per poi proseguire presso la sala Unità d’Italia del Palazzo comunale dal 15 giugno al 30 agosto 2012, la mostra didattica multimediale sul ciclo pittorico del Giudizio Universale nella cappella di san Brizio “Mirabilia, i luoghi dell’apocalisse”, realizzata nel 2009 dalla società di guide ai beni ecclesiastici Mirabilia-Orvieto in collaborazione con il fotografo internazionale Sandro Vannini.
L’iniziativa nasce dalla speciale visita guidata e dalla pubblicazione-guida “Mirabilia, i luoghi dell’apocalisse” definite nel XII Rapporto del Turismo Italiano 2003 e nel XVIII Rapporto Italiano dell’Eurispes 2006 come un modo totalmente innovativo, sia nei contenuti sia nelle modalità, di comunicare e illustrare le grandi opere d’arte d’ispirazione religiosa e propone alla città di Orvieto l’idea di una “mostra-anteprima” permanente per valorizzare e promuovere lo straordinario capolavoro di Luca Signorelli, sull’esempio di quanto già realizzato a Roma per la cappella Sistina con il progetto “la Parola dipinta” dove sono stati esposti al pubblico dei pannelli fotografici corredati da testi biblici contenenti le immagini del Giudizio Universale di Michelangelo da osservare prima di entrare a visitare la cappella stessa.
La mostra Mirabilia, composta da una splendida sezione fotografica e da un DVD tratto dal nuovo progetto editoriale della terza edizione della pubblicazione-guida, intende far riscoprire tutta la funzione educativa ed iniziatica dell’arte, cioè di introduzione emotiva ed esperienziale nei misteri della nostra salvezza e nell’Umanesimo della cappella Nova. Attraverso la visione ravvicinata dei “particolari”, poco visibili per la distanza e la scomodità d’osservazione, viene presentata al pubblico la lettura teologica e filosofica dell’opera, un’originale ed affascinante sintesi tra “immagine” e “significato” che chiama il visitatore a diventare un contemplante, e cioè a fare un’esperienza personale e totale delle immagini di Luca Signorelli, fino a trasformarlo da semplice spettatore a co-protagonista delle grandiose scene apocalittiche.
Con Mirabilia l’opera così torna viva, torna a parlare a me e adesso, torna a provocare la nostra generazione di inizio XXI secolo, e a ricordarci che la scelta che oggi ci troviamo a vivere, in modo ancora più radicale di quanto non accadesse agli inizi del ‘5oo, all’alba dell’epoca moderna, è più che mai decisiva, e che ne va di tutto il nostro futuro, di quali figure di umanità o di disumanità faremo crescere sulla nostra terra. (Marco Guzzi, filosofo, poeta e saggista, membro della Pontificia Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon).