E voi, se siete angeli, ché
per tali vi leggo nel vostro
abito senza colore altro
che di nuvola, non mi siate
latori della notizia
della morte di lei, o del suo
essere sposa in amore
ad altro essere teneramente
umano. Ma siano le vostre piume
leggere carezza alla sua pelle
morbida, al suo volto troppo
pallido adesso che mi sembra
di averla persa. Io non posso
accarezzare altro che un sogno:
Margherita mi è morta ed io
fatico ad essere vivo. A voi
la affido, a voi se siete angeli,
ché per tali vi vedo in questo
cielo che a lei sarebbe stato
dolce, essendo ormai quasi
sfumata la nebbia di Milano
all’Idroscalo dove ho curato
fiori alla sua tomba vuota.