Il Consiglio provinciale di Terni ha approvato il conto consuntivo 2011 con il voto della maggioranza e dell’Udc e con la contrarietà del Pdl. La manovra registra un avanzo di amministrazione di oltre 1 milione di euro e rispetta l’equilibrio finanziario e il Patto di stabilità confermando il buono stato di salute delle finanze dell’ente nonostante un contesto economico-finanziario difficile. Le entrate complessive nel 2011 sono state di 55 milioni di euro, con una diminuzione rispetto al 2010 di oltre 10 milioni (-16%) e di circa 17 milioni rispetto al 2008 (-32%). I trasferimenti correnti dallo Stato e dalla Regione e proventi da alienazioni sono diminuiti rispetto al 2010 di oltre 11 milioni di euro.
“La Provincia di Terni – ha dichiarato l’assessore al Bilancio Vittorio Piacenti d’Ubaldi – anche per il 2011 ha fatto la propria parte. Pur con una forte contrazione di risorse, l’amministrazione è riuscita in questi anni a garantire un buon livello dei servizi offerti, attraverso un uso assolutamente accorto delle risorse umane e finanziarie disponibili, una completa ristrutturazione di tutte le voci di spesa con l’eliminazione di sprechi, duplicazioni e con un incremento di efficienza”.
Il costo del personale è diminuito di circa 269.000 euro rispetto al 2010 e di oltre 1,4 milioni di euro in confronto al 2008. Gli incarichi e le collaborazioni sono state dimezzate rispetto al 2008 passando da oltre 500.000 euro a 254.013. Nel 2011 la riduzione rispetto al 2010 è stata del 20%.
Per quanto riguarda le spese di rappresentanza, nel 2011 sono state appena di 5.000 euro, quelle per convegni sono state ridotte da oltre 110.000 euro a 2.300. Le spese telefoniche degli Uffici e delle strutture scolastiche hanno subito un’ulteriore riduzione rispetto al 2010 di 31.500 euro. I costi di riscaldamento e delle utenze per gli edifici di proprietà, le scuole e gli impianti sportivi si sono state ridotte di oltre il 24%. Ulteriori risparmi deriveranno dall’attivazione di alcuni impianti fotovoltaici negli edifici scolastici e in altri di proprietà dell’ente. Il costo per gli affitti è sceso rispetto al 2010 da circa 120.000 euro a 45.000 (30% circa) e nel 2012 sarà ulteriormente ridotto.
I vincoli del Patto di Stabilità hanno creato e creano grandi ostacoli agli investimenti e all’accensione di nuovi mutui. L’amministrazione per l’anno in corso ha già predisposto un piano di alienazioni finalizzate al sostegno agli investimenti per una cifra di circa 4 milioni di euro destinati ai settori della viabilità e dell’edilizia scolastica.
Dichiarazioni – Gabriella Caronna (Pdl) ha affermato che “questa manovra, come le altre, dimostra ancora una volta che l’ente è senza strategia, vive alla giornata senza mai aver avuto la forza e la capacità di affrontare le grandi questioni. Mettere mano al patrimonio per far quadrare i conti come annunciato è un atto irresponsabile”. Zefferino Cerquaglia (Sl/Psi) ha detto che “in questo momento di crisi bisogna concentrarsi sulle priorità. Il conto consuntivo deve essere il punto di partenza del dibattito sul futuro bilancio preventivo, senza che nessuno si sottragga alle proprie responsabilità istituzionali e politiche in un momento di così grande difficoltà e anche di incertezze per il destino delle Province”. Andrea Sacripanti (Pdl) ha criticato l’amministrazione “che – ha spiegato – se non riesce a dare risposte al tessuto sociale ed economico e alle famiglie allora è un ente che non ha motivo di continuare ad esistere”. Pietro Valentini Marano ha proposto la riduzione da otto a tre del numero di assessori. “E’ giustificato – ha spiegato – dall’esiguità delle risorse che non consente più ampi margini di manovra, mentre la loro diminuzione farebbe risparmiare ingenti risorse”. Roberto Montagnoli (Pd) ha inserito il conto consuntivo nel panorama regionale e nazionale. “E’ una situazione molto complicata – ha dichiarato Montagnoli – è una sfida a capire quale sarà il futuro della Provincia all’interno del meccanismo di funzionamento dell’Umbria intera”.