Il COVIP, Centro orvietano di vita politica, interviene a sostegno della richiesta di convocazione di un Consiglio comunale per la discussione sulla valorizzazione del patrimonio della città presentata dal consigliere Leoni. E’ effettivamente stupefacente, come sostenuto dai soci del COVIP, che nessun consigliere abbia ritenuto di dovere sottoscrivere l’atto di Leoni. Il sindaco ha però promesso a Leoni che a breve il tema sarà posto in discussione ad ogni livello. Ora ci attendiamo che la promessa venga mantenuta.
“Il COVIP-si legge nella nota diffusa- ha fatto oggetto di approfondita discussione l’iniziativa del consigliere Pier Luigi Leoni di presentare una mozione per la convocazione del Consiglio Comunale di Orvieto con all’oggetto le possibilità di valorizzazione del patrimonio pubblico e le strategie più efficaci da mettere in campo a tal fine.
Essa è partita dalla presa d’atto di un fatto rilevante accaduto nelle settimane scorse: la sentenza della Corte dei Conti con la quale gli amministratori di RPO (Risorse per Orvieto, la società costituita nel 2004 dal Comune per il riuso dell’ex caserma Piave) non solo sono stati assolti con formula piena dall’accusa di aver sperperato denaro pubblico, ma si sono visti riconosciuto il diritto di essere risarciti delle spese legali sostenute per essere stati chiamati in giudizio evidentemente senza fondato motivo.
Il fatto è oggettivamente rilevante perché tale sentenza, sgombrando il campo da ogni possibile equivoco, conferisce al patrimonio di idee e alle elaborazioni progettuali di RPO la natura di patrimonio pubblico pienamente disponibile, anzi, in realtà “costringe” ad una discussione e ad una decisione sulla sua possibile utilizzazione. Per questo il consigliere Leoni correttamente afferma essere esso la base di partenza per una strategia di valorizzazione di quei beni, che inevitabilmente va allargata a tutto il patrimonio pubblico, non solo comunale, e che dunque non può non implicare anche una visione del contesto urbano e territoriale, come peraltro era nella mission della stessa RPO.
Colpisce che una mozione come questa, giuridicamente e logicamente fondata, corretta sia nei riferimenti che nelle proposte di decisione, oggettivamente urgente, non sia stata firmata dagli altri consiglieri o da essi tempestivamente presa in considerazione per proposte di modifica o, nel caso di dissenso, sostituita con altra differente ma di analogo valore. Ci si augura che non siano prevalenti né discriminanti di appartenenza né considerazioni tattiche rispetto all’esigenza di adottare una strategia efficace e democraticamente trasparente per un uso produttivo del patrimonio pubblico.
Il COVIP sente in tal senso il dovere civico di fare appello a tutti i consiglieri affinché quanto prima e con il più largo consenso si giunga a tale risultato”.