di Fausto Cerulli
Smania di qualche crocifissione
se non fosse la paura del terzo
giorno, di un ritorno tra la stessa
gente che mi ha portato festosa
al Golgota. Smania di un nuovo
amore, se non fosse questa
ultima frustata di vento ,
mentre aspetto la primavera
di essere solo. Hanno parlato
di me, stanotte, le mie amanti,
sotto la luna del loro essere
complici. Asciutte le parole,
in simbiosi con qualche gesto
inutile: mio dio, come vorrei
essere felice, oggi. Smania
di qualche incontro con lei,
la mia Samaritana.