ORVIETO – Quale futuro per il centrosinistra italiano ed europeo? Dopo la Terza Via ne deve venire una Quarta oppure, più semplicemente, si tratta di chiudere una parentesi e tornare alla Seconda, al vecchio socialismo nazionale e statalista? Questo l’interrogativo di fondo su cui ruoterà l’Assemblea nazionale di Libertà Eguale, che si terrà a Orvieto SABATO 14 E DOMENICA 15 LUGLIO.
Libertà Eguale – l’associazione di cultura politica che da vent’anni raccoglie i riformisti liberaldemocratici, socialisti e cattolici democratici – entra così nel vivo del dibattito sulle cause che hanno determinato la sconfitta elettorale del 4 marzo e sui pilastri necessari alla ricostruzione dell’edificio riformista.
“Di fronte alle prime mosse del governo M5S-Lega – si legge in una nota – sta emergendo nel centrosinistra la pericolosa tentazione di una marcia all’indietro. Il decreto dignità è in tal senso un test-case. Da una parte chi tende ad avvicinarsi al populismo pentastellato e dall’altra chi pensa invece che il Jobs Act vada completato e attuato, ma senza alcuna regressione e il ripudio delle riforme fatte negli ultimi anni. Prima della leadership e delle alleanze c’è quindi da affrontare una questione identitaria, che investe la scelta irrinunciabile della prospettiva riformista”.
E illustrando su “Democratica” i lavori dell’Assemblea dell’associazione riformista di cui e’ presidente, l’ex-viceministro dell’Economia Enrico Morando ha dichiarato: “Bisogna rilanciare da protagonisti un’operazione ambiziosa: far partecipare i riformisti italiani a quella radicale ristrutturazione che e’ necessaria per renderli protagonisti- con i democratici americani e altre forze socialiste e liberaldemocratiche d’Europa- di una nuova eta’ dell’oro, con piu’ crescita e meno disuguaglianza”.
“Puo’ darsi – prosegue Morando- che abbiamo esagerato, col titolo dell’Assemblea: ‘L’edificio riformista: le ragioni del crollo e i pilastri della ricostruzione’. Ma la sostanza e’ questa: se un partito e’ fatto di leader, organizzazione e comunicazione, in questo momento al PD mancano tutte e tre le componenti. Dunque, l’edificio e’ da ricostruire, ripartendo dai fondamentali. Per questo, di fronte al crollo e al difficile (o mancato) avvio della ricostruzione, ci siamo sentiti convocati: il lavoro per definire le linee di fondo di una credibile alternativa al nazionalpopulismo deve partire subito”. All’Assemblea di Libertà Eguale, oltre al presidente Enrico Morando e ai vicepresidenti Stefano Ceccanti e Luigi Covatta, parteciperanno tra gli altri Marco Bentivogli, Sandro Gozi, Pietro Ichino, Marco Leonardi, Claudia Mancina, Alessandro Maran, Tommaso Nannicini, Dario Parrini, Claudio Petruccioli, Giorgio Tonini.
Ecco il programma:
Sabato 14 mattina
– Relazione di Alessandro Maran
– Dibattito
– Presiedono Claudia Mancina e Vittorio Ferla
Sabato 14 pomeriggio
– Dibattito
– Presiedono Olga Micolitti e Massimo Ungaro
Domenica 15 mattina
– Dibattito
– Presiedono Valentina Canalini e Stefano Ceccanti
– Conclusioni di Enrico Morando
Intervengono tra gli altri:
Marco Bentivogli, Luca Bergamaschi, Ranieri Bizzarri, Salvatore Bonfiglio, Marco Campione, Pino Cardente, Giovanni Cominelli, Luigi Covatta, Marco Di Maio, Michele Faioli, Emma Fattorini, Andrea Ferrazzi, Elisa Filippi, Luigi Gentili, Sandro Gozi, Pietro Ichino, Berardo Impegno, Marco Leonardi, Francesco Luccisano, Umberto Minopoli, Tommaso Nannicini, Magda Negri, Graziella Pagano, Raffaella Paita, Dario Parrini, Claudio Petruccioli, Ileana Piazzoni, Antonio Preiti, Lia Quartapelle, Erminio Quartiani, Davide Ragone, Mario Rodriguez, Carlo Rognoni, Eugenio Somaini, Bruno Tabacci, Francesco Tempestini, Giorgio Tonini, Tortuga, Roberto Vitali.