MONTEGABBIONE – Il Tar dell’Umbria – con la sentenza Nr. 98/2018 – ha accolto parzialmente il ricorso presentato dal sindaco di Montegabbione e sostenuto dal Comitato per la salute ed ha disposto la riapertura del Pronto Soccorso presso l’ospedale pievese.
In sostanza il Tar definisce irragionevole la chiusura del Pronto Soccorso pievese e censura il comportamento della Asl 1 che ha agito per esigenze politico-amministrativo e finanziarie. Riconosce anche alla zona di Città della Pieve la situazione di “area disagiata” per viabilità e condizioni oro-geografiche, per cui la soppressione del Pronto Soccorso si è rivelata ancora più grave.
Il tribunale non ha però accolto le“doglianze” del Comune di Montegabbione circa la soppressione dell’attività ospedaliera di Medicina e Neurologia e la mancata partecipazione del Comune ricorrente al processo decisionale che ha portato alla riconversione del presidio ospedaliero pievese.
Ha commentato la notizia il Partito Democratico – Unione Comunale Città della Pieve affermando che “il pronunciamento del Tribunale Amministrativo è in linea con la battaglia sostenuta negli anni dal Partito e dall’Amministrazione Comunale. Il Pd Comunale chiede con fermezza alla Regione dell’Umbria di ottemperare alla sentenza e di non procedere al ricorso al Consiglio di Stato, che avrebbe solo natura dilatoria. La sentenza del TAR non deve pregiudicare il cronoprogramma concordato per la conclusione del processo di ristrutturazione dell’immobile già avviato, attuando per il plesso pievese quanto già definito con atti formali in merito alle diverse tecnologie e funzioni previste”.