ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dalla Cons.ra Lucia Vergaglia (Capogruppo M5S) che impegna il Sindaco e la Giunta “a riscontrare e prendere atto del lavoro e dei risultati della Commissione di Studio sulle ‘Liste d’attesa per prestazioni sanitarie’ ed a trasferire la relazione finale approvata il 14 luglio 2016 all’Assemblea Legislativa della Regione avendo cura di indirizzarla specificatamente alla Terza Commissione Permanente che si occupa dell’analisi delle questioni sanitarie e dei servizi sociali allo scopo di innescare il necessario riscontro ed impegno; e ad inviare compia dell’ordine del giorno ai Comuni di: Allerona, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Ficulle, Montecchio, Porano, San Venanzo, alla Provincia di Terni e alla Regione Umbria”.
All’atto della presentazione, la proponente ha evidenziato che “la Commissione di Studio sulle ‘Liste d’attesa per prestazioni sanitarie’ ha fatto un buon lavoro ma completamente inutile all’esito delle attuazioni poste in essere dall’Amministrazione Comunale. In sede di Assemblea Legislativa della Regione Umbria, che ha competenza in materia di sanità locale, non è stato dato seguito a quanto riscontrato dal lungo studio della Commissione ‘Liste d’attesa’ i cui risultati sono stati approvati dal Consiglio Comunale di Orvieto il 14 luglio 2016. Esponenti della 3^ Commissione Sanità della Regione riferiscono che la commissione non ha ricevuto nulla significa che l’Amministrazione Comunale non ha dato corso ai contenuti del documento. Ci chiediamo quindi, questo lavoro depositato interessa a qualcuno? Il Sindaco si fa vanto della solidarietà costruita con i Sindaci degli altri comuni del territorio, ma di fatto non ha creduto nel nostro lavoro. Allora mi appello al Sindaco dicendogli: recuperi!
I problemi rilevati in quello studio, infatti, ancora sussistono se non addirittura appaiono in peggioramento. La buona pratica amministrativa avrebbe dovuto immediatamente interessare chi di dovere e condividere con questo Consiglio Comunale un percorso in cui, i tanti enti coinvolti avrebbero dovuto concorrere alla prevenzione e risoluzione dei problemi in quel processo di miglioramento continuo che era negli impegni del Sindaco Germani. Nel frattempo alcuni membri della Giunta locale si sono avvicendati e quindi i nuovi vanno messi al corrente del cospicuo lavoro pregresso in modo che possano esercitare correttamente il proprio mandato”.
Dibattito:
Sindaco, Giuseppe Germani: “grazie per la mozione che permette di chiarire alcuni aspetti e approdi di queste settimane. Il lavoro fatto dalla commissione di studio è servito al Sindaco e alla Giunta per lavorare sui tavoli preposti, ovvero: Sindaci e direzione della Asl preposti a fare delle azioni per risolvere i problemi. Quello delle liste d’attesa è un problema generale, in Umbria e in Italica, e deriva dalla impostazione del Sistema Sanitario Nazionale impiantato sul doppio binario: pubblico e privato. L’Umbria, inoltre, è gravata da un’altra soluzione approntata alcuni anni fa, quella del CUP unico regionale, che spesso aggrava i problemi dei cittadini.
Su questo tema si è più volte ragionato in sede di Assembla dei Sindaci del presidio sanitario, abbiamo ottenuto una rivisitazione dell’intero sistema con l’impegno della ASL di modificare il sistema regionale. Nella riunione del 5 ottobre prossimo, di cui ho già detto poc’anzi, da parte della Usl ci sarà una proposta in tal senso. I problemi sono stati attenzionati, ci siamo mossi con gli altri Sindaci. E’ questo un tema che ci sta a cuore ma che non è di semplice soluzione perché ogni cambiamento va fatto con risorse aggiuntive. C’è poi il problema della tecnologia su cui non tutti i problemi sono stati portati a soluzione (esempio la risonanza magnetica), disporremo di una Utic H 24. Speriamo che dall’incontro del 5 ottobre possa giungere una soluzione e l’indicazione dei tempi per risolvere la problematica”.
Roberta Tardani (Forza Italia): “è vero che l’Amministrazione Comunale non ha creduto al nostro lavoro e alle nostre istanze tanto che ci siamo dovuti muovere da soli, anticipando l’annunciata audizione del 5 ottobre: proprio oggi, infatti, abbiano ricevuto ad Orvieto la visita del Consigliere Regionale, Sergio De Vincenzi che il 27 settembre avrà una audizione con i vertici della USL.
Nell’ultima riunione dell’Assemblea dei Sindaci, il Sindaco di Castelviscardo ha chiesto di fare qualcosa per le liste d’attesa, questo significa che il nostro lavoro non era nemmeno passato in Assemblea dei Sindaci. Io ho letto il verbale e in quella sede la presidente, Ass. Croce, non ha nemmeno menzionato il fatto che una Commissione di studio sul fenomeno delle liste d’attesa costituita dal Consiglio Comunale di Orvieto, ha svolto uno studio dettagliato sul problema; studio che poteva essere uno strumento di intermediazione con la USL e la Regione, che era stato condiviso da tutto il Consiglio ed aveva avuto il contributo di tanti soggetti direttamente a conoscenza del problema quali i medici. Il Sindaco aveva la possibilità di fare una battaglia vera perché era stato un tema condiviso tra tutte le forze politiche, in realtà si è mosso solo quando il problema della sanità locale è arrivato sui giornali e sulla televisione.
Come gruppi di opposizione abbiamo chiesto la convocazione di un Consiglio Comunale ‘aperto’ consapevoli che il tema della sanità è complesso, quindi cerchiamo comunque di cogliere la positività di questi segnali”.
Andrea Sacripanti (Gruppo Misto): “grazie alla mozione viene messo in evidenza un fatto di una gravità assoluta: da un lato, la commissione consiliare di studio dopo un lungo lavoro di ascolto e verifica dei problemi stila una sintesi fotografando la realtà oggettiva, senza alcun tipo di sbilanciamenti di natura politica, dall’altro si apprende con preoccupazione che la 3^ commissione regionale sanità non ha ricevuto nulla dal Comune di Orvieto.
Non ci possiamo permettere di restare fuori dal mondo per responsabilità politiche dell’Amministrazione Comunale. E’ spregevole anche dal punto di vista umano oltre che istituzionale. La sanità umbra costa 1 miliardo e 600 mln di euro. Sul nostro ospedale c’è una ricaduta di utenza dal Lazio e le risorse lavorative sono ridotte. Dobbiamo ragionare sull’identità del nostro ospedale che è di frontiera, né di emergenza-urgenza, né di prossimità.
C’è quindi la necessità di uno scatto di responsabilità a garanzia del diritto alla salute dei propri cittadini, prima ancora della salute del proprio partito! All’accordo di programma quadro deve far seguito un provvedimento urgente di implementazione del personale. Favorevole”.
Andrea Taddei (PD): “come per la sicurezza, la sanità è un tema da porre al primo posto. Non abbiamo alcun problema appoggiare l’ordine del giorno. Forse, prima di arrivare al tavolo della 3^ Commissione regionale, lo studio doveva arrivare ai nostri responsabili della USL. Siamo disponibili a sostenere l’ordine del giorno”.
Roberta Cotigni (Per andare avanti): “quando si tratta di salute pubblica non ci sono differenze di sorta. La Commissione di studio ha fatto un ottimo lavoro che andava seguito, e di questo dobbiamo assumerci le nostre responsabilità. L’ordine del giorno va approvato e va dato mandato al Sindaco di impegnarsi su questo fronte insieme con l’Assessore alla Sanità”.
Claudio Di Bartolomeo (Per andare avanti): “è vero in commissione abbiamo lavorato con impegno e questo impegno doveva essere ‘premiato’. Da operatore della sanità dico che, con la chiusura degli ospedali laziali, il nostro Ospedale sta lavorando sotto pressione con personale che va implementato (pronto soccorso, cardiologia). Il documento elaborato dalla commissione deve essere portato all’attenzione della Commissione regionale”.
Alessandro Vignoli (Per andare avanti): “al di là di eventuali carenze l’ordine del giorno deve dare lo spunto a tutti per rafforzare il lavoro fatto, colmare delle lacune se ci sono, e verificare la fattibilità di una commissione per monitorare la situazione della sanità locale. Favorevole”.
Roberto Meffi (Forza Italia): “tutti concordiamo che ci sono cose che non funzionano nel nostro ospedale e che sono state evidenziate dalla relazione della commissione di studio, perché allora non si stanno dando delle risposte concrete a queste evidenze? Non vorrei che alla fine passasse che ad Orvieto non funziona nulla. Quindi occorre fare un ‘focus’ sulle criticità evidenziate ed agire di conseguenza. Per me sarebbe più efficace fare un commissione/audizione con gli addetti ai lavori quali il direttore sanitario e il direttore generale piuttosto che un Consiglio Comunale ‘aperto’”.
Angelo Pettinacci (PD): “su alcuni argomenti delicatissimi iniziamo a tenere una posizione determinata ma scongiurando derive allarmistiche che andrebbero a scapito dei cittadini. Sulle liste di attesa e sul lavoro della commissione che è stato buono, ora abbiamo bisogno di capire se le soluzioni che abbiamo individuato per il nostro comprensorio sanitario, sono in linea con le direttive nazionali sull’emergenza-urgenza o la sanità di territorio attraverso i distretti sanitari che dovranno alleggerire i presidi ospedalieri. La sfida che abbiamo di fronte è capire come, in altre realtà diverse da noi, viene gestita la sanità. Dobbiamo verificare cioè, diverse modalità di approccio. In settimana anticipo una riunione della commissione capigruppo anche per discutere della proposta del Consiglio Comunale ‘aperto’ su cui anche io ho delle perplessità”.
Replica Vergagalia: “anche gli interventi svolti dalla maggioranza sono stati degli autogol clamorosi rispetto al fatto che la sintesi prodotta dal lavoro svolto dalla Commissione di Studio sulle liste da’attesa, non ha avuto alcun esito da parte dell’Amministrazione Comunale. Sul documento nessuno ha insistito nel dire: attiviamoci in Regione.
In Regione non arriva niente perché non vi fate sentire, se non un costante ‘corteggiamento’ verso l’amministrazione regionale. Quello che è mancato è che l’Amministrazione Comunale non ha dato seguito, e forza politica ad un lavoro che è stato il frutto di un impegno politico ampiamente condiviso. Il mio è perciò un monito a far rispettare Orvieto”.
(Fonte: Ufficio stampa Comune di Orvieto)