“Presa visione dell’avviso riportante il provvedimento di disinfezione e disinfestazione previsto tra le ore 1,00 e 5,00 del 18 luglio 2017 in Allerona scalo si segnala la netta opposizione a tale tipo di pratica, in quanto tali problematiche devono essere risolte a monte, puntando sulla difesa della biodiversità, ristabilendo gli habitat dei predatori, istallando bat-box, portando avanti iniziative con le scuole e campagne di informazione per impedire la proliferazione di questo insetto.
In particolare si fa presente che il Comune in questione, quello di Allerona, ha emesso l’Ordinanza n. 2 del 22 marzo 2017 “Misure preventive contro le zanzare” rivolta alla cittadinanza con degli indirizzi e degli obblighi a cui attenersi per impedire il moltiplicarsi delle zanzare. Ma se si è reso necessario il trattamento, cosa non ha funzionato? L’applicazione della seppur ben specificata Ordinanza o è stato ingigantito il problema?
Negli scorsi anni ad Allerona scalo, come nelle altre zone situate a bassa/media altitudine, poste vicino ad un corso acquifero, circondate da aree agricole coltivate, la presenza delle zanzare si è fatta notare. Ma nel corso di questo ultimo anno, in cui vista la totale assenza di precipitazioni e vista l’ordinanza comunale di non utilizzare l’acqua potabile per fini impropri, l’estate non è segnata da presenza di zanzare. Essendo minima la presenza di zanzare queste non sembrano costituire pericolo pubblico.
Proprio in questa estate in cui altri insetti sono ridotti allo stremo, non hanno cibo né acqua, oltre naturalmente i predatori di tali insetti, andiamo a “spruzzare” insetticida? L’uso del chimico, non può più essere considerato la prassi di routine al primo “pizzico” di zanzara.
Per ultimo, che tipo di prodotto è stato ed in genere viene utilizzato? E’ risaputo che tali prodotti potrebbero provocare danni alla salute dell’uomo e degli animali domestici esposti alla disinfestazione (cani, gatti, galline etc.) Vengono irrorati di notte proprio perché nocivi? L’insetticida si deposita ovunque e resta, visto anche che non sta piovendo. E tutto questo non porta ad alcun risultato perché le persone continuando a lasciare acqua stagnante creando l’habitat di procreazione delle zanzare. A morire sono solo gli insetti che si trovano nei luoghi irrorati. I predatori (gechi, pipistrelli e rondini) hanno la peggio.
Non è questo il modo di risolvere il problema, è una pratica che contribuisce solo ad aumentare lo stato di avvelenamento di questo pianeta. Ci si aspetta che dalle amministrazioni debba partire il buon esempio. Inoltre si ricorda che tale pratica è stata adottata da uno dei comuni che ha deliberato di far parte della campagna “Comuni amici delle api”. Gli insetticidi utilizzati per combattere le zanzare uccidono anche altri insetti, quali le già martoriate api, le cui popolazioni sono diminuite di circa il 50% in tutta Europa, anche grazie alle disinfestazioni. Diventiamo veramente “Amici delle Api”, ma con i fatti”.
COORDINAMENTO ASSOCIAZIONI ORVIETANO, TUSCIA E LAGO DI BOLSENA
Amelia Belli, Associazione Accademia Kronos Umbria-sezione di Orvieto”Roberto Minervini”
Rita Favero, Comitato Interregionale Salvaguardia Alfina (CISA), Orvieto
Lucio Riccetti, Associazione Italia Nostra- sezione di Orvieto, Orvieto
Filippo Belisario, Associazione WWF – sezione di Orvieto, Orvieto
Fausto Carotenuto, Comitato Difesa Salute e Territorio di Castel Giorgio, C. Giorgio
Donato Borri, Comitato garanzie per la centrale a biomasse a Castel Viscardo, Castel Viscardo
Mauro Corba, Associazione Altra Città, Orvieto
Anna Puglisi, Associazione La Renara per l’Eco sviluppo del territorio, Castel Giorgio
Annalisa Rohrwacher, Comitato di Castel Giorgio in massa contro la biomassa, Castel Giorgio
Stefano Ronci, Comitato tutela e valorizzazione Valli Chiani e Migliari, Ficulle
Marco Carbonara, Associazione sviluppo sostenibile e salvaguardia Alfina, Acquapendente
Piero Bruni, Associazione lago di Bolsena, Bolsena