ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha trattato la questione della realizzazione dei manti stradali, oggetto dell’interrogazione della consigliera Lucia Vergaglia (Capogruppo M5S) che ha chiesto “se l’Amministrazione Comunale è al corrente delle numerose segnalazioni da parte di cittadini preoccupati residenti in Ciconia, zona via dei Tigli e via degli Ulivi, relative ai problemi del manto stradale a ‘pelle di coccodrillo’; se risponde al vero che negli ultimi 8 anni vi sono effettivamente state ricoperture ed interventi circoscritti in quella e in altre aree di Ciconia, ad esempio via degli Ulivi fino all’incrocio con via degli Aceri, che attualmente mostrano lo stesso aspetto non integro e se, e quali, iniziative abbia proposto in tal senso”.
“Orvieto – ha affermato Vergaglia – è una città in cui la qualità della vita e la fruizione dei servizi sono valori dichiaratamente condivisi sia dai responsabili attuali dell’azione amministrativa che da numerosi interventi pubblici del sindaco e dei componenti della Giunta. Purtroppo, anche nelle interrogazioni, si sono spesso richiamate problematiche relative a buche, dissesti e qualità dei lavori stradali, a cui raramente l’Amministrazione ha risposto negando l’esistenza dei problemi.
L’Associazione italiana bitume asfalto strade / Siteb, nella persona del presidente Giavarini, denuncia la cronica mancanza di programmazione e l’inseguimento delle emergenze ricordando che in caso di lavori eseguiti a regola d’arte i rifacimenti si rinnovano ogni 8-12 anni, mentre inseguendo la logica dei rappezzi il costo per i cittadini risulta nel tempo molto più alto, fino a venti volte di più. Lo stesso Giavarini ricorda, inoltre a mo’ di esempio, l’inutilità di alcuni lavori di rappezzo e ricopertura quando su una strada si formano quelle crepe ramificate, cosiddette a ‘pelle di coccodrillo’ in quanto semplice sintomo di problemi di cedimento del sottofondo e pertanto da affrontare con logiche diverse da quelle della mera ricopertura; ed è su queste logiche di copertura che chiedo chiarimenti”.
L’assessore ai Lavori Pubblici, Floriano Custolino ha risposto: “Sono a conoscenza della società. Il fenomeno che si enuncia è chiamato ‘alligator cracking’. Tali deformazioni sono dovute alla spinta dei mezzi che passano provocando fessurazioni ortogonali all’asfalto, nel momento in cui si creano queste fessurazioni l’acqua penetra e tende a portare via anche il sottofondo stradale.
Abbiamo quindi due diversi fenomeni. In alcuni casi ogni 10/15 anno c’è bisogno di fare interventi nel sottofondo e sul tappetino di usura stradale. Questo significa che, di volta in volta, occorre verificare la tipologia del problema che si presenta. In via degli Ulivi è in atto un progetto per il rifacimento dell’asfaltatura e dei marciapiedi; inoltre, anche in funzione dell’apertura della Complanare vedremo come intervenire sia per la presenza delle alberature sia per la classificazione di questa strada”.