ORVIETO – Carcere di Via Roma, ancora non è detta l’ultima. Ci sarebbe infatti la volontà del ministro della Giustizia Andrea Orlando di mantenere la struttura orvietana quale Istituto a Custodia Attenuata anche se sarà necessario un pronunciamento certo e definitivo da parte dello stesso Ministero auspicabile già con la visita del responsabile del Capo del Dipartimento della Amministrazione Penitenziaria (Dap) nel mese di febbraio.
E’ quanto emerso dall’incontro di stamattina del sindaco con le componenti sindacali del comparto giustizia per far luce sull’argomento. Come si ricorderà il sindacato di polizia penitenziaria Sappe aveva proclamato lo stato di agitazione a seguito della decisione di riconvertire l’istituto orvietano da Ica a Casa di Reclusione a media sicurezza. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti sindacali: Fabrizio Bonino (SAPPE), Mario Tognarini (CGIL), Marcello Gubbiotto (USPP), Paolo Conti (Cisl FP), Mario Ragni (Coordinatore regionale CGIL), Elisabetta Rico (Segretario regionale CISL/FP), Isabella Ianni (RSU/CGIL della Casa di Reclusione) che hanno ringraziato il sindaco e il Comune di Orvieto per l’interesse che sta dimostrando sulle sorti della struttura, per lo sviluppo delle attività svolte dall’attuale tipologia di istituto e per il mantenimento dei posti di lavoro più in generale.
In apertura il sindaco ha sottolineato l’importanza che l’Istituto riveste per la Città di Orvieto che, anche attraverso un comitato cittadino, sta mantenendo alta l’attenzione sul tema. Germani ha ricordato che in virtù della convenzione sottoscritta nel 2015 dall’amministrazione comunale con l’Istituto, ad oggi è stato possibile attivare collaborazioni che si sono rivelate costruttive e soddisfacenti per il Comune di Orvieto, tanto che il progetto ICA attuato nella nostra città è stato definito a vari livelli regionali e nazionali un progetto interessante e da valorizzare.
Di qui la preoccupazione e l’attenzione ulteriore attivata dall’amministrazione comunale e dalla città nelle sue varie espressioni politiche e civili, quando sono stati paventati i rischi di un ripensamento dell’istituto ICA.
Il sindaco si è anche soffermato sulla volontà del Comune di Orvieto di incentivare il contatto interno/esterno con il carcere, infatti il progetto di sviluppo dell’ICA che, peraltro, ha avviato la programmazione di nuovi progetti per il 2017, sta andando avanti secondo la convenzione sottoscritta dal Comune e riguarderà la realizzazione di altri progetti contestualizzati all’interno della programmazione delle attività sociali del Comune di Orvieto e dei Comuni facenti parte delle Aree Interne.
Al termine dell’incontro, a fronte della validità dell’Istituto ICA di Orvieto che si è dimostrato un positivo strumento per attivare una vera rieducazione sociale, Germani ha evidenziato che “tutte le strutture della città devono essere concordi per raggiungere questo obiettivo, per questo sarà chiesto anche il sostegno delle istituzioni e delle rappresentanze politiche regionali e nazionali”.