Il Convegno su “La gestione dei rifiuti nel sud dell’Umbria: dalla raccolta differenziata alla tariffa puntuale” che si è svolto il 16 dicembre al Palazzo dei Congressi per iniziativa di Comune di Orvieto, ATI4 e Cosp Tecno Service ha registrato lo stato dell’arte della raccolta differenziata nel sud Umbria e analizzato le tappe che dovranno essere compiute per arrivare alla tariffa puntale, alla condizione cioè in cui la famiglia paga effettivamente rispetto al rifiuto prodotto.
È questo il punto di arrivo del processo di raccolta porta a porta spinto, che ha portato il nostro territorio, in pochissimo tempo, alla differenziazione in alcuni comuni di oltre il 70% dei rifiuti.
Ora l’obiettivo, come è emerso dai numerosi interventi, politici e tecnici, è migliorare la qualità del rifiuto e definire il modo migliore, rispetto alle diverse situazioni, per incentivare il cittadino a collaborare a questo processo virtuoso e ineluttabile se si vuole ottenere l’obiettivo, fissato dal sindaco Germani, che l’Umbria non abbia più necessità di discariche e che il nostro territorio si ponga come esempio virtuoso.
La sala dei Quattrocento era affollata da studenti e amministratori. Molto importante la presenza di studenti e docenti, perché è attraverso la consapevolezza e l’acquisizione di una mentalità rispettosa dell’ambiente che sarà possibile raggiungere l’eccellenza. Il costo dello smaltimento dei rifiuti può diminuire soltanto se i cittadini lo vorranno e se si renderanno possibile raggiungere l’obiettivo di pagare il corrispettivo del rifiuto prodotto e non una generica tassazione.
Il Convegno ha costituito un momento importante per innescare processi educativi e giungere successivamente alla “tariffa puntuale”.
È stato affermato da tutti i tecnici che le richieste di collaborazione che si chiederanno ai cittadini troveranno certo anche opposizione, ma la via giusta è stata ormai intrapresa dai comuni del territorio sud Umbria e che ora è necessario spingere per andare avanti, al di là di lamentele spesso imputabili all’ignoranza dei processi e alla convinzione, ancora non del tutto superata, che differenziare o no, il risultato non cambia.
Quindi il cittadino deve avere coscienza del ruolo determinante della sua azione per ottenere il massimo della differenziazione, anzi di una buona differenziazione, e quindi un vantaggio economico personale e dell’ambiente in generale. Non vogliamo più sentir parlare di discariche, ha ragione Germani, noi orvietani lo sappiamo, e quindi non ci sono alternative. Il Comune di Orvieto si è posto come giuda nell’area e la presenza attiva dei due sindaci più impegnati su questo tema nell’ATI4, Germani e Cocco, merita un riconoscimento e un sostegno delle popolazioni e degli amministratori dell’area. (Dante Freddi)