L’associazione Praesidium, che raccoglie oltre cento risparmiatori che hanno acquistato azioni BpB da CRO, vedendole poi svalutate e con dubbie possibilità di rientro dell’investimento, rispondono alla nota diffusa il 7 settembre dalla Fondazione CRO, a firma del dott. Fabrizio Figorilli, consigliere della Fondazione. Segue il Comunicato di Praesidium, la relazione tecnica del dott. Stefano Moretti in risposta alla posizione della Fondazione, un articolo del Sole24ore che risponde ad un quesito posto dall’ingener Giovannella, presidente di Praesidum.
Segue nota di Praesidium.
La Fondazione ha deciso con il comunicato che ha affidato alla stampa di esplicitare la sua posizione e rendere noto quali sono i poteri che possiede. Verifichiamo che invece di chiudersi in se stessa, come ha fatto in un recente passato, ha voluto informare e cercare consenso, che potrà rivelarsi utile per affrontare un percorso oggettivamente difficile.
Siamo da sempre convinti che i suoi interessi coincidano con quelli dei cittadini e delle forze socioeconomiche del territorio, pertanto quando e se potremo offrire un contributo lo faremo volentieri.
Nel merito del comunicato emesso abbiamo alcune osservazioni su cui ci vorremmo conoscere l’opinione della Fondazione.
I tre consiglieri espressi, tra cui il presidente, con quale spirito sono indicati? forse hanno la missione, oltre a contribuire a ben gestire CRO, altrimenti non si comprenderebbe la loro presenza, di salvaguardare gli interessi del territorio ?
La Fondazione ci può garantire che il collocamento delle azioni si sia svolto nella piena legalità ?quali verifiche ha effettuato per poterlo affermare?
Crediamo che il rischio delle azioni vendute da CRO non potesse non essere noto alla Fondazione, avendo le competenze per valutare sia il reale valore dell’azione che la sua prospettiva . Tant’è che venduto le azioni BpB in suo possesso senza subire la svalutazione.
Tutto ciò unito ai consistenti volumi e alle metodiche di vendita, se vero quanto riportato dagli aderenti alla associazione Praesidium, non avrebbe richiesto approfondimenti ?
La natura del rischio, altissima, è meglio esplicitata nell’articolo del sole 24ore, uscito sabato scorso in risposta a un nostro quesito, che alleghiamo. Nello stesso le azioni non quotate sono definite da evitare da parte di semplici risparmiatori perché richiedono conoscenze specialistiche proprie del settore.
Da ultimo, poiché le recenti vicende ci hanno reso sospettosi, forse ingiustament , non è che questa presa di distanza dalla banca sia dovuta alla conoscenza di quello che accadrà al valore dell’azione tra un mese, con la trasformazione in s.p.a. e l’operazione di cartolarizzazione dei crediti in corso ?
Per quanto concerne il ruolo della Fondazione nei rapporti con la Banca, il dott. Stefano Moretti, consulente dell’Associazione dei risparmiatori Praesidium, non condivide l’assoluta estraneità della Fondazione rispetto alla valutazione dei fatti gestionali sostenuta dal prof. Figorilli.
Alleghiamo la relazione. relazione-dott-moretti-su-nota-dott-figolrilli-fondazione-cro