CASTEL VISCARDO – Il sindaco del Comune di Castel Viscardo Daniele Longaroni interviene in merito alla recente decisione del tribunale amministrativo regionale di bocciare la delibera comunale che aveva revocato la concessione alla società Venco srl, giudicandola illegittima. E annuncia il ricorso al Consiglio di Stato.
La posizione del sindaco:
“E’ stata pubblicata in data 2.09.2016 la sentenza del TAR Umbria sul provvedimento con il quale il Comune di Castel Viscardo aveva detto no all’insediamento nel proprio territorio di un impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili (biomasse) richiesto dalla società Venco. Tale iniziativa era stata censurata dal Comune di Castel Viscardo anche paventando l’interferenza della stessa con l’attività dell’aviosuperficie utilizzata dall’Aeroclub di Castel Viscardo, così come l’approvvigionamento della materia prima (legname vergine) e la mancanza di una convenzione con la Società.
Nel giudizio in questione si erano anche costituiti alcuni cittadini e società, operanti in Castel Viscardo, riunitisi anche in Comitato, per testimoniare anch’essi l’opposizione a detta iniziativa, evidenziando un interesse pubblico contrario.
L’amministrazione comunale è senz’altro intenzionata a impugnare tale decisione del TAR Umbria avanti al Consiglio di Stato in quanto ritiene che il Giudice di primo grado ha censurato ingiustamente le “ragioni” avanzate della pubblica amministrazione. Mediante detta iniziativa comunale avanti al Consiglio di Stato il Comune intende far comprendere appieno al Giudice di secondo grado la bontà e la fondatezza, in fatto in diritto oltre che procedurale, del suo agire e determinarsi. Un suo agire e determinarsi che non potrà e non vorrà comunque mai consentire un insediamento imprenditoriale che non si coniughi con le opportune garanzie per la salute pubblica e con le esigenze della collettività e di un territorio che l’Ente è chiamato a tutelare e ad amministrare al meglio.
A questo proposito si richiama l’attenzione sul fatto che la politica ambientale poiché incide su territori vasti, oggi preda di iniziative imprenditoriali osteggiate sia dalla popolazione che dalle amministrazioni locali, deve necessariamente essere condivisa.
Le amministrazioni di questo territorio, grazie anche all’impulso del Comune di Orvieto, devono continuare a sostenere una strategia sempre più organica che consenta uno sviluppo condiviso ed equosostenibile e in linea con i progetti e programmi elaborati, vedi Aree Interne, contratto di Fiume, Patto 2000, ecc. che non risultano compatibili con tali impianti. Il Sindaco Daniele Longaroni e l’Amministrazione comunale di Castel Viscardo sono ancora più determinati a continuare la battaglia tesa a veder riconosciute le proprie ragioni, consapevoli del buon operato finora svolto nell’interesse pubblico”.