di Massimo Gnagnarini – Assessore al Bilancio del Comune di Orvieto.
Due sono le condizioni per lo sviluppo economico : la crescita dell’imprenditoria locale e la capacità di attrarre investimenti da fuori.
E’ anche compito del Comune, per ciò che gli compete e con le risorse di cui dispone, raccogliere questa sfida che si svolge in un unico scenario, quello globale.
I passi finora compiuti dall’Amministrazione Germani in questa direzione ci sono stati, ma rimane moltissimo da fare per far emergere e rendere riconoscibile quel Sistema Orvieto, di per sé già ricco e variegato in cui si articolano i settori trainanti della nostra economia locale e in particolare la ricettività turistica, ristorazione, prodotti tipici dell’agroalimentare, cultura, spettacolo, ma anche manifattura ed altre eccellenze nei settori tecnologici e della comunicazione.
Per farlo è certamente utile tornare a mettere intorno a un tavolo partiti, associazioni, credito, sindacati e così via , ma francamente non sarebbe sufficiente giacché, ormai, i protagonisti, o soggetti dello sviluppo, sono tutti, ma proprio tutti perché l’idea di uno può diventare la più potente e risolutiva.
La domanda che spesso ricorre nei dibattiti e nelle critiche che ci vengono mosse è “Qual è il vostro progetto di città ?”.
La migliore risposta, tutt’ altro che banale, è che “Orvieto c’è!” E sarebbe un vero guaio se qualcuno volesse cambiarla.
La nostra ambizione non può che essere quella di migliorare i sistemi della città : l’accoglienza, la mobilità, la rete commerciale, i servizi alle imprese, le regole e il decoro urbano, la ridistribuzione della tassazione e così via. Così come intercettare nuove risorse per lo sviluppo economico come lo stiamo facendo con i progetti delle Aree Interne e quelli dei Contratti di Fiume.
La vera domanda che riguarda tutti è invece un’altra “ A che serve la Politica ?”
Serve. Ma non a stabilire chi è, tra quelli che se ne occupano, il più bravo o il più imbecille.
Serve principalmente a far guadagnare fiducia a una collettività , la fiducia in se stessa.
Serve a fare in modo che ognuno possa guardare un po’ più in la del proprio orticello per convincersi che il successo e le fortune degli altri si ripercuotono positivamente su tutti.
Se Orvieto e gli orvietani saranno invogliati, dai comportamenti della sua classe dirigente coesa e improntata al reciproco rispetto, allora guadagneremo terreno verso il successo e la soluzione dei problemi e Politica darà i suoi migliori frutti.
Sarà un autunno intenso quello che la Politica orvietana si appresta ad affrontare con la presentazione di nuove regole per l’arredo urbano, per l’occupazione del suolo, per gli impianti pubblicitari e per i nuovi sistemi di gestione dei beni culturali , solo per citare alcuni dei cambiamenti e delle novità che saranno sottoposte all’attenzione e alla partecipazione dei cittadini e degli operatori economici. Sono convinto e ho fiducia che sia un’ occasione da non perdere.