Il consiglio di amministrazione dell’associazione Te.Ma fa chiarezza in merito al polverone sollevato in questi giorni riguardo la posizione di Enrico Paolini il cui ruolo di direttore artistico è stato assegnato ad un consulente esterno.
Segue la nota dell’Associazione Te.Ma:
“Ci limitiamo a difendere, per il momento, l’Associazione e il Consiglio di Amministrazione su un solo punto: ruolo e attribuzioni del responsabile artistico del Teatro Mancinelli.
Il Signor Paolini ha presentato le sue dimissioni dal ruolo di responsabile artistico del Teatro Mancinelli il 25 settembre scorso, con una comunicazione alla Presidente dell’Associazione perché non d’accordo sulle scelte adottate dal Consiglio. Successivamente è ritornato sulla sua decisione e ha chiesto al Consiglio “un pieno mandato fiduciario di gestione operativa autonoma” o in alternativa la sua “fuoriuscita da TEMA concordata”, con una richiesta che è stata giudicata dal Consiglio di Amministrazione palesemente esorbitante.
La delega per la responsabilità artistica del Teatro Mancinelli, per la quale è corrisposta attualmente una indennità di 10.000 euro lordi, è rinnovata di anno in anno in base al contratto che il Signor Paolini ha sottoscritto il 1° ottobre 2009, quando è stato assunto come dipendente dell’Associazione TEMA e ha accettato oltre alle condizioni contrattuali, anche quelle previste nello statuto.
In base a queste regole, non è lui che decide l’indirizzo dell’Associazione ma è l’Assemblea; non è a lui che compete la gestione ordinaria e straordinaria dell’Associazione ma al Consiglio di Amministrazione, che delibera, per competenza statutaria, anche i programmi annuali di attività. In base a quando sopra, dopo avere tentato per oltre 8 mesi di riportare ragionevolmente il Signor Paolini al ruolo che gli compete, continuando oltre tutto a corrispondergli l’indennità di responsabile artistico, il Consiglio di Amministrazione ha assegnato la responsabilità artistica del Teatro ad un consulente esterno, come da poteri conferiti dallo statuto, mantenendo al Signor Paolini il ruolo di impiegato nella segreteria artistica”.