di Massimo Gnagnarini – assessore al Bilancio del Comune di Orvieto
Che il M5S di Orvieto, che siede all’opposizione dell’amministrazione comunale, critichi l’operato dell’assessore al bilancio ( LA NAZIONE 8/7/2015) è del tutto normale anche se non dovrebbe essere scontato, ma che nel merito delle critiche mosse il M5S si appalesi, in questa occasione, come il più disinformato e demagogico tra i soggetti politici cittadini è per tutti noi una triste e deludente sorpresa.
La Signora Vergaglia si lamenta che il Comune di Orvieto non è stato in grado in questo anno di ottenere nemmeno un euro di finanziamenti europei.
Ma dove vive la Signora? Sembrerebbe inutilmente seduta distrattamente sul suo scranno consiliare ignara , forse, che in questi dodici mesi il suo Comune è divenuto il comune pilota di una più vasta aggregazione di territori a cui sono già stati assegnati fondi strutturali dell’UE per parecchi milioni di euro attraverso i programmi di “Aree Interne” e “ Contratti di Fiume”.
Sui fondi strutturali europei 2014 – 2020, Orvieto, per il lavoro svolto e che va riconosciuto al PD orvietano ancor prima della vittoria alle elezioni comunali e il lavoro fatto dall’amministrazione Germani in questi mesi, si colloca all’avanguardia delle politiche comunitarie intraprese dagli enti locali su scala nazionale.
Per meglio chiarirsi le idee invito la Signora Vergaglia a partecipare alla prossima “OPEN SPACE CONFERENCE” che si terrà il 14 luglio a Orvieto con inizio alle ore 15 presso la Biblioteca comunale di Piazza Febei.
Ma la nostra grillina , nel portare le sue critiche, si avventura su un terreno ancor più tecnico inerente il bilancio comunale confondendo però qui le mele con le pere, attribuendo una sorta di salvataggio in extremis dei nostri conti alla riscossione di antichi crediti vantati dal nostro Comune dai tempi in cui Napoli scaricava la sua “monnezza” nella nostra discarica.
Premesso che esser riusciti a riscuotere tali crediti dopo un lungo contenzioso è un successo di questa Amministrazioni, essi in nessun modo hanno costituito una risorsa per far quadrare il bilancio né tanto meno hanno concorso a formare l’avanzo di amministrazione del 2014. Si trattava di residui e come tali erano soldi già impegnati e spesi dalle precedenti amministrazioni.
Verrebbe da consigliare la lettura almeno di un Bignami sulla finanza locale, ma abbiamo l’intima convinzione che l’uscita improvvida della Signora Vergaglia più che il frutto del proprio scibile e convincimento sia piuttosto una marchetta a quel tasso di conflittualità e atteggiamento antisistema che l’appartenenza al mondo pentastellato obbliga e sottointende.
Così si spiega la lotta permanente tra i capi della città, direbbe Seneca.