ORVIETOSì
lunedì, 15 Dicembre 2025
  • Home
  • Ambiente
  • Cultura
  • Cronaca
  • Saperi&Sapori
  • Economia
  • Eventi
  • Politica
  • Sociale
  • Sponsorizzate
  • Sport
  • Territorio
    • Allerona
    • Baschi
    • Castel Giorgio
    • Castel Viscardo
    • Fabro
    • Ficulle
    • Guardea
    • Montecchio
    • Montegabbione
    • Monteleone d’Orvieto
    • Parrano
    • Porano
    • San Venanzo
  • Oltre l’orvietano
    • Acquapendente
    • Alviano
    • Amelia
    • Bolsena
    • Lugnano
    • Narni
    • Terni
    • Perugia
    • Viterbo
  • Archivio
No Result
View All Result
  • Home
  • Ambiente
  • Cultura
  • Cronaca
  • Saperi&Sapori
  • Economia
  • Eventi
  • Politica
  • Sociale
  • Sponsorizzate
  • Sport
  • Territorio
    • Allerona
    • Baschi
    • Castel Giorgio
    • Castel Viscardo
    • Fabro
    • Ficulle
    • Guardea
    • Montecchio
    • Montegabbione
    • Monteleone d’Orvieto
    • Parrano
    • Porano
    • San Venanzo
  • Oltre l’orvietano
    • Acquapendente
    • Alviano
    • Amelia
    • Bolsena
    • Lugnano
    • Narni
    • Terni
    • Perugia
    • Viterbo
  • Archivio
No Result
View All Result
Orvietosì.it
No Result
View All Result
Home Corsivi

Ricordo di Elisa Lardani

Redazione by Redazione
1 Marzo 2015
in Corsivi, Archivio notizie
Share on FacebookShare on Twitter

di Patrizia De Luca

“Zi, zi, zi! Vive, vive, vive!” Vive è il grido della folla davanti alla bara di un uomo ritenuto un eroe. E’ così che esordisce nel suo libro Un uomo la scrittrice Oriana Fallaci.

Perché gli eroi conosciuti, i grandi che fanno la storia sono soprattutto gli uomini che irrompono nell’umanità con forza e coraggio, molte volte a spesa di vite umane.

Zi, zi, zi! Vive, vive, vive, mi viene da gridare per le donne che fanno la storia nel silenzio e nell’umiltà della vita.

Le donne che con tanta fatica si impegnano a realizzare tutti quelli che penso siano progetti grandi per l’umanità: dare la vita, creare una famiglia felice aperta alle esigenze degli altri, lavorare per il bene comune e per alleviare le sofferenze ed i disagi del cuore umano.

Elisa le ha percorse tutte queste strade come tante donne che fanno la storia.

Elisa è il nome della mamma che è morta ieri all’ospedale perché partoriva.

Quando sento la domanda “Elisa chi?” la risposta è: Elisa è tutte noi, fino alla massima espressione dell’essere donna: dare la vita, darla fino in fondo.

Ho conosciuto Elisa come paziente, perché ho avuto la fortuna di seguire le sue gravidanze.

Ho conosciuto Elisa come amica, come professionista, quando all’inizio della sua carriera di psicologa le rimproveravo di essere “ troppo in punta di piedi” per il suo modo umile di approcciare i pazienti. Mai un eccesso di orgoglio, mai un’imposizione, anche in contesti in cui avrebbe potuto far valere la sua autorità e competenza.

L’ho conosciuta nel lungo percorso che abbiamo fatto insieme studiando e condividendo i progetti per formare le coppie al matrimonio e per aiutare quelle in difficoltà.

Una donna impegnata in prima linea a raccogliere sofferenze e disagi di tutti, dalle giovani anoressiche alle coppie lacerate dai disaccordi, tutto con infinita discrezione, con tanta saggezza e compassione, illuminata da una fede fatta di esperienze concrete.

Una donna che ha diviso tutto questo con un amore tenerissimo per i suoi bambini. E’ in questo confronto che molte di noi l’hanno incontrata: allattamenti pieni di cura, favole raccontate ogni sera, disegni, giochi, cucina ineccepibile, tanti sorrisi.

Apparentemente piccole cose che ogni madre, pur non ammettendolo a se stessa, vorrebbe non aver perduto occasione di fare.

Piccole cose, ma prezioso dono all’umanità che ogni donna regala nel nascondimento. Bagaglio di amore che fa la differenza nella vita di ciascuno di noi.

Nell’orrore di quanto è accaduto voglio vedere la meraviglia creatrice di ogni essere fatto a specie di donna, tutte le sue potenzialità realizzate, tutte le sue ricchezze nascoste, tutti i rischi ad essa connessi.

Esser donna e madre ancora oggi può voler dire morire di parto. 1 su 20.300: anche nel paese in cui viviamo, secondo l’Oms uno dei migliori al mondo per indice di mortalità materna, questo evento non è mai scongiurato.

Anche se nell’immaginario comune tutto è possibile prevedere e sconfiggere, nella realtà non è così e lo sa ogni donna nel suo cuore quando attraversa il sentiero della gravidanza con paura e con orgoglio.

Dare la vita, si, a volte fino in fondo, in un abisso di non senso.

Con il barlume di fede che mi rimane dico, e lo avrebbe detto anche lei, ci sarà il centuplo, in grazia, bellezza ed umanità compiuta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Condividi:

  • Fai clic per condividere su X (Si apre in una nuova finestra) X
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Correlati

Please login to join discussion

Ultime notizie

“Quo vadis Orvieto – Quale futuro per la città? Iniziamo il confronto”

“Quo vadis Orvieto – Quale futuro per la città? Iniziamo il confronto”

15 Dicembre 2025

  Quale direzione può prendere Orvieto nei prossimi anni? Quali strategie sono necessarie per valorizzare il territorio, superare l’isolamento e...

Per il centesimo anniversario della nascita di monsignor Nazario Sauro Carletti

Per il centesimo anniversario della nascita di monsignor Nazario Sauro Carletti

15 Dicembre 2025

di  Francesco M. Della Ciana Tra qualche giorno, monsignor Nazario Sauro Carletti avrebbe compiuto cento anni, un traguardo ormai non...

Per “Il libro Parlante” ospite Aldo Cazzullo

Per “Il libro Parlante” ospite Aldo Cazzullo

15 Dicembre 2025

    Dal 3 dicembre 2025 al 10 gennaio 2026 ad Orvieto presso 4 differenti prestigiose location della città avranno...

Redazione

Orvietosì © 2002
Quotidiano d’informazione e d’opinione
Registrazione tribunale di Orvieto (TR) nr.101 del 13/11/2002 | Nr. ROC 33304

Direttore Responsabile: Sara Simonetti
Editore: Elzevira di Fabio Graziani

Contatti

Per informazioni inviare una mail a redazione@orvietosi.it

Informazioni sul trattamento
dei dati personali: Policy privacy

Seguici su Facebook

Orvietosì Facebook

Archivio storico

© 2020 OrvietoSi - All right reserved

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.

Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o disattivarli in .

No Result
View All Result
  • Home
  • Ambiente
  • Cultura
  • Cronaca
  • Saperi&Sapori
  • Economia
  • Eventi
  • Politica
  • Sociale
  • Sponsorizzate
  • Sport
  • Territorio
    • Allerona
    • Baschi
    • Castel Giorgio
    • Castel Viscardo
    • Fabro
    • Ficulle
    • Guardea
    • Montecchio
    • Montegabbione
    • Monteleone d’Orvieto
    • Parrano
    • Porano
    • San Venanzo
  • Oltre l’orvietano
    • Acquapendente
    • Alviano
    • Amelia
    • Bolsena
    • Lugnano
    • Narni
    • Terni
    • Perugia
    • Viterbo
  • Archivio

© 2020 OrvietoSi - All right reserved

%d
    Orvietosì.it
    Prodotto da  GDPR Cookie Compliance
    Panoramica sulla privacy

    Questo sito Web utilizza i cookie per consentirci di offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutando il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.

    Puoi regolare tutto le impostazioni dei cookie navigando le schede sul lato sinistro.

    Cookie strettamente necessari

    Cookie strettamente necessari devono essere abilitati in ogni momento in modo che possiamo salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.

    Cookie di terze parti

    Questo sito Web utilizza Google Analytics per raccogliere informazioni anonime come il numero di visitatori del sito e le pagine più popolari. </ P>

    Il mantenimento di questo cookie abilitato ci aiuta a migliorare il nostro sito web.

    Cookie Policy

    Maggiori informazioni sulla nostra Cookie Policy