Il presidente della Provincia Di Girolamo ha nominato il sindaco di Orvieto delegato per seguire direttamente l’attività del Palazzo del Gusto, a cui è tra l’altro collegata anche la gestione del Belvedere, che sembra ormai rimesso in condizioni di agibilità e potrebbe quindi riprendere l’attività con la prossima primavera.
“La mia nomina- ha ricordato il sindaco Germani- ci dà l’opportunità di programmare a 360 gradi tutta l’offerta turistica e culturale della città, che intendo portare avanti con la stretta collaborazione dell’Opera del Duomo e della Fondazione Cassa di Risparmio. Posso anticipare che il Comune si riapproprierà di Orvieto con Gusto che dal prossimo anno si farà sotto l’egida dell’Ente e in collaborazione comunque con tutti i soggetti pubblici e privati che vorranno far parte della squadra”.
Il Palazzo del Gusto richiede effettivamente una spinta che faccia rispondere la sua gestione alle aspettative, da oltre vent’anni disattese per diversi motivi. Sarà utile indagare il perché finora non si sono visti risultati, se si vuole imparare dagli errori e correggere un tiro del tutto fuori bersaglio.
Se un aspetto peculiare della mission del Palazzo è essere “un centro di comunicazione, cultura e formazione, un punto di incontro tra i diversi soggetti che lavorano nel settore della vitivinicoltura e dei prodotti tipici, uno spazio per raccogliere e stimolare ricerche scientifiche sui temi dell’alimentazione e sulle cultivar locali”, sede tra l’altro anche dell’enoteca regionale, non ci siamo.
Non credo sia questione di persone ma di progetto. Lo testimonia la sua assenza in occasione delle festività, quando tanta gente è stata richiamata a Orvieto. (D.F.)
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