“E’ importante non far cadere l’attenzione sulle sorti del Belvedere, che è un patrimonio di tutta la città”. Luca Puzzuoli, direttore del Palazzo del Gusto di Orvieto, ringrazia Lucia Vergaglia, capogruppo del Movimento 5 Stelle di Orvieto per aver sollevato il caso della struttura che giace ancora inutilizzata attraverso una interrogazione all’amministrazione comunale nella quale l’esponente politico chiede interventi urgenti per il decoro di tutta l’area circostante.
Il Belvedere ha dei problemi di agibilità dovuti ad una falda acquifera.
Il 18 luglio 2013 il direttore del Palazzo del Gusto ha commissionato a proprie spese una perizia all’architetto Montanucci. L’indagine portata avanti dal professionista ha certificato che i locali non sono salubri e quindi secondo i requisiti di legge previsti dalla normativa vigente, non possono essere utilizzati per nessuna attività pubblica.
Il bando con il quale il Belvedere è stato assegnato al Palazzo del Gusto prevedeva l’attivazione di un bar-pizzeria all’interno della struttura.
Puzzuoli ricorda di aver sollecitato in più di una occasione una soluzione urgente per l’area. E aggiunge: “Faccio presente che più volte amministratori e tecnici espressione della precedente giunta comunale hanno ribadito con dichiarazioni pubbliche che nella struttura non era possibile mettere in piedi nessun tipo di attività, allontanando, di fatto, tutti i possibili, potenziali gestori. Mi auguro che finalmente la nuova amministrazione comunale prenda in mano la situazione e risolva il problema, per il bene di tutta la città”.
Questa l’interrogazione di Vergaglia
OGGETTO: Interrogazione a risposta orale “Belvedere di Orvieto: quali prospettive?”
Premesso che
• Nel 2005 è stata siglata la Convenzione tra la Fondazione ed il Comune di Orvieto per la gestione del “Belvedere di Orvieto”, struttura realizzata dal Comune con il contributo esclusivo della Fondazione su un terreno donato dalla Fondazione stessa situato al km 24+800 della Strada Statale Umbro – Casentinese.
• Il primo 1° marzo 2009 la stampa locale titolava “Riapre la terrazza di Orvieto su Orvieto” descrivendo così l’evento. “Il Belvedere di Orvieto ovvero punto di informazione turistica e di ristoro all’insegna della piacevolezza della vista e del gusto, realizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e gestito dalla società strumentale Orvieto Arte -.Cultura – Sviluppo Srl. Luogo di incontro intorno al quale ruoteranno anche quest’anno i sapori e i profumi tipici della nostra terra oltre ad una serie di appuntamenti dalla primavera all’autunno 2009. Riapre infatti la struttura situata al km. 24+800 della Strada Statale Umbro-Casentinese, una
delle maggiori direttrici del flusso turistico cittadino, con un transito di circa 70.000 viaggiatori stranieri ogni anno.”
preso atto che
• Nel 2011, concluso il rapporto con il gestore, il Belvedere di Orvieto è rimasto chiuso al pubblico in attesa di essere inserito nell’ambito dei siti che sarebbero dovuti essere gestiti dal Palazzo del Gusto, con destinazione d’uso quale location per eventi all’aperto, nell’ambito del progetto di riqualificazione della struttura sulla base del Protocollo d’Intesa siglato nel 2011 tra la Fondazione, il Comune di Orvieto e la Provincia di Terni.
• In data 18 giugno 2011 l’ass. Marco Marino rispondeva ad interpellanza a firma Belcapo e Gialletti inerente i motivi della successiva chiusura al pubblico del bene con tali parole “per quanto è al momento di mia conoscenza avendo avuto diversi momenti di confronto con fondazione CRO, la struttura è rimasta di proprietà della fondazione. Vi è stata una regolare gara di appalto per la gestione del bene che, non mi risulta che non sia aperta al pubblico. Se lo è al momento, forse per lavori tecnici e di ristrutturazione. Non dipende comunque dal Comune. Mi accerterò e mi riservo una successiva comunicazione anche per iscritto”
• In data 15 ottobre 2012 il consigliere Gialletti poneva nuova interrogazione in cui esponeva lo stato di abbandono del bene tornato alla gestione comunale con queste parole “essendo tornato alla completa gestione comunale, si registra un notevole stato di abbandono e di incuria che tralascia ed ignora la funzione propria del Belvedere, quella cioè di favorire la scoperta di tutto ciò che Orvieto propone ai cittadini e ai turisti che ogni giorno arrivano nella nostra città”.
Verificato che
a seguito di ispezioni eseguite personalmente dal consigliere interrogante si è rilevato oltre lo stato di degrado e di abbandono anche la fessurazione verticale (crepe) nella sezione nord della struttura, la fessurazione della pavimentazione nel lato nord della struttura, l’abbassamento del suolo in queste aree ed il distacco del terreno dai marciapiedi e massetti ad est della struttura in quello che sembra un lento movimento franoso (creeping soil o downhill creep) verso valle, nella direzione della rupe.
Pone formale interrogazione
alle S. V. chiedendo quale ente si stia occupando della manutenzione di detta area, qual è la condizione attuale di sicurezza o rischio per i visitatori e quali prospettive di valorizzazione sono attualmente allo studio per rilanciare e salvaguardare il bene e l’investimento fatto dai cittadini.
In attesa di un pronto riscontro l’occasione ci è gradita per augurare buon lavoro e porgere