Tutte le ricette per l’innovazione ed il cambiamento hanno bisogno di due ingredienti fondamentali da usare contemporaneamente. Il primo è globale ed è dedicato alla crescita della cultura dell’innovazione e del cambiamento. Il secondo è locale, è rivolto alla operatività degli interventi di innovazione ed è basato sul “fare”. Oggi quel “fare” è ben interpretato dal paradigma FabLab, ovvero la trasposizione moderna della bottega rinascimentale del Ghirlandaio.
I due ingredienti ben governati e distribuiti consentono di introdurre cambiamenti significativi in sistemi tradizionalmente restii ad ogni forma di innovazione e di gestire quelle criticità che Machiavelli, nel suo Principe del 1513, notava con straordinaria attualità: “non c’è niente di più difficile da prendere in mano, di più pericoloso da guidare e di più incerto successo che avviare un nuovo ordine di cose, perché l’innovazione ha nemici in tutti quelli che hanno operato bene nelle vecchie condizioni e soltanto tiepidi sostenitori in coloro che potranno essere avvantaggiati dal nuovo”.
Social FabLab Orvieto è una iniziativa a titolarità pubblica da inserire nel progetto Aree Interne “Terre Etrusche di Confine”, è una proposta per la realizzazione di una officina multifunzionale sul modello dei FabLab in cui è possibile costruire oggetti, progettare servizi, incontrarsi, sviluppare nuove idee e nuove iniziative imprenditoriali e artigianali. E’ un incubatore di creatività, una bottega artigiana che serve a fare rete accelerando processi di coesione sociale, di creazione d’impresa e di rapporti spersonali. Il FabLab è uno spazio aperto a tutti che offre strumenti digitali (e analogici) destinati alla fabbricazione digitale, per costruire e creare “quasi” tutto quello che passa per la mente, grazie al contributo ed all’aiuto delle persone, della rete e degli artigiani.
Social FabLab ha due anime, una dedicata alla formazione, l’altra alla produzione e creazione di impresa.
La prima vede il coinvolgimento diretto dell’ IISST Istituto di Istruzione Superiore Scientifico e Tecnico, Tecnico Economico e Tecnologico (gli ex Scientifico, Geometri e Ragionieria) di Orvieto che ospiterà gli spazi per la realizzazione dei laboratori di formazione e di coworking in una parte dell’istituto attualmente non utilizzata, indicata nella figura seguente, nella zona dove sono anche gli Istituti per Geometri e per Ragionieri.
La seconda dovrebbe essere presso la zona a più alta densità artigianale, una localizzazione adeguata sarebbe la porzione dell’immobile ex Mabro, attualmente di proprietà del Consorzio CrescEndo, nell’Area Artigianale di Fontanelle di Bardano.
Il progetto sarà illustrato da Mario Catini presidente dell’associazione Social Fab Lab e dalla dott.ssa Elvira Busà preside dell’Istituto.
Seguiranno varie testimonianze tra le quali:
Filippo Moroni e Pietro Gabriele di Officina Digitale, Arch. Massimo Trappolino RENDERCAD srl, Salvatore Spiga della Ponte Giulio SpA, Andrea Tiberi CNA Orvieto, Luciano Martelloni Confartigianato Orvieto.
Sarà presente Vincenzo Riommi, assessore Regione Umbria all’Economia e alla Promozione dello Sviluppo Economico.