Su introduzione dell’assessore alla Sanità del Comune di Acquapendente Paola Serafinelli, il Consiglio comunale approva all’unanimità un Ordine del giorno sull’Ospedale: “Richiamata la propria Deliberazione N° 46 del 24 Settembre 2013 avente per oggetto ordine del giorno Ospedale”, si sottolinea nello stesso, “Richiamata altresì la propria Deliberazione N° 69 del 16 Dicembre 2013 avente per oggetto “Ripristino presidio ospedaliero di Acquapendente”, con la quale, dopo aver richiamato le direttive contenute nel Decreto Balduzzi recante la definizione degli standard qualitativi, strumentali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera, viene ribadito il concetto di tutela dei presidi in aree disagiate, distanti cioè 90 minuti dai centri hub e spoke di riferimento, o 60 minuti dai presidi di Pronto Soccorso, e vengono definiti i relativi criteri che si adattano in maniera esemplare alla realtà del comprensorio aquesiano, prevedendo per queste aree strutture ospedaliere con Pronto Soccorso, attività di degenza breve chirurgica di day-surgery e di week-surgery, degenza di medicina generale, e diagnostica di base; Presa visione dell’Atto di autonomia aziendale sottoposto alla riunione della conferenza dei Sindaci in data 02 Ottobre 2013, e successivamente sospeso dalla Regione, con raccomandazione alle Usl di procedere ad una rielaborazione dello stesso alla luce delle raccomandazioni successivamente emanate con proprio decreto N° 42 / 2013 relativamente all’organizzazione delle Case della Salute e N° 429/2013 relativamente all’organizzazione distrettuale; Preso atto che con propria Deliberazione N° CS74 in data 03 Febbraio 2014 il Commissario straordinario dell’Ausl di Viterbo ha nuovamente proceduto all’adozione dell’Atto aziendale, la lettura del quale non ha rilevato alcuna sostanziale differenza con quello adottato in precedenza; Preso atto, altresì, che la Regione Lazio risulta abbia nuovamente emanato nuova disposizione di sospensione della validità del nuovo Atto di autonomia aziendale; Presa visione della bozza di documento programmatico elaborata in data 14 Gennaio 2014 dall’Ausl di Viterbo avente per oggetto “La Casa della Salute di Acquapendente”; Considerato al riguardo che, pur apprezzando gli intenti posti in essere dalla Ausl di Viterbo, ad un approfondito esame sia dell’atto di autonomia aziendale che del documento programmatico per la Casa della Salute, a prescindere dall’esistenza di elementi di contraddizione esistenti, si rileva che la proposta nella sua interezza non può essere ritenuta idonea a definire prioritariamente una risposta adeguata alla definizione di una chiara ed esaustiva risposta alle concrete esigenze di acuzie proprie di un comprensorio, come quello aquesiano, situato in zona particolarmente disagiata, come sopra meglio descritto; Che pertanto, si ritiene indispensabile una azione di programmazione che si facci carico di definire in primis la risposta alle esigenze di acuzie in un quadro di emergenza/urgenza e solo successivamente procedere alla programmazione e realizzazione di un modello di Casa della Salute, integrativo e non alternativo ad un siffatto percorso; Che una diversa impostazione, come quella risultante dal documento programmatico elaborato dalla Ausl per la Casa della Salute non offre a nostro parere sufficienti garanzie sotto il profilo prettamente gestionale, seppur nella piena validità di un integrazione ospedale-territorio, ma sulla base di percorsi più lineari evitando di correre il rischio di risposte inadeguate e ancorchè conflittuali; Che per le ragioni descritte, prevale in questa fase l’opportunità di dare prevalentemente risposte in tema di acuzie facilitando così la risposta all’emergenza della mobilità passiva; Il consiglio comunale dà mandato al Sindaco di rappresentare il contenuto del presente documento al Commissario straordinario, nonché al Presidente della Conferenza dei Sindaci affinché venga aperto un ampio ed esaustivo dibattito in proposito coinvolgendo al riguardo tutti i Consiglieri regionali della Provincia, affinché l’argomento formi oggetto di attenta valutazione in sede regionale con l’approvazione di una apposita risoluzione dell’impegno nei confronti del Presidente della Giunta regionale; Anticipa fin da ora che una mancata presa in giusta considerazione delle ragioni che hanno portato a siffatta presa di posizione, non potranno e non dovranno mai avere l’approvazione da parte del Consiglio Comunale di Acquapendente, a tutela dei cittadini del comprensorio nord della Provincia; Dà infine mandato al Sindaco di inoltrate copia del presente a tutti i Sindaci del comprensorio interessato”.
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