Riceviamo da Cobas Orvieto e pubblichiamo.
Con la Legge di (In)stabilità, che ha iniziato il suo iter in Consiglio dei ministri, il governo Letta PD-PdL prosegue la disastrosa politica di “austerity” che ha aggravato, con conseguenze drammatiche per milioni di persone, la crisi in Italia, come è avvenuto in tutti gli altri paesi del Sud Europa costretti dal capitalismo privato e di Stato tedesco e nordeuropeo e dalle sue strutture di servizio (Commissione Europea, BCE, trojka, governi succubi degli altri paesi), ad una recessione micidiale e senza precedenti.
PD e PdL rappresentano oggi, al di là di conflitti interni di potere tra consorterie, un partito unico dell’austerità, che infierisce a senso unico contro i salariati, i disoccupati, i precari, i pensionati poveri, ma anche contro buona parte del piccolo lavoro “autonomo”, tagliando incessantemente servizi pubblici e beni comuni, reddito e pensioni, investimenti nella scuola e nella sanità pubbliche, aumentando disoccupazione e precarietà, gettando in strada chi la casa o gli affitti non riesce più a pagarli, massacrando i diritti sindacali, monopolizzati dalla oligarchia complice Cgil-Cisl-Uil.
La Legge di (In)stabilità non può che peggiorare la recessione, riducendo ancor più i consumi, aumentando ulteriormente un debito pubblico cresciuto proprio grazie a quell’austerità che doveva abbassarlo. Dalla crisi si può uscire positivamente solo invertendo totalmente la rotta, con grandi investimenti pubblici, redistribuzione di reddito ai salariati, disoccupati, precari e pensionati poveri, stabilità lavorativa, servizi sociali e beni comuni sottratti alla privatizzazione e alla mercificazione: ma l’uscita dall’austerità e dalla crisi potrà essere imposta solo da grandi movimenti di massa e di protesta convergenti, solo da una potente e vasta rivolta sociale.
Propone e sollecita questo percorso di rivolta popolare lo sciopero generale di tutto il lavoro dipendente pubblico e privato del 18 ottobre, convocato dai Cobas e da altri sindacati conflittuali, contro le politiche di austerità, precarietà, povertà, privatizzazioni e disoccupazione, contro il governo PD-PdL che le impone. Molte migliaia di lavoratori/trici giungeranno a Roma con un centinaio di pullman, treni ed altri mezzi privati, per manifestare, insieme ai romani/e, con un corteo da P.della Repubblica (ore 10) a P. S. Giovanni, effettuando poi, dal pomeriggio fino alla mattina seguente, una “accampata” in P. S. Giovanni, con tende e gazebo, interventi dal palco e speech corner per dibattiti su vari temi, e in serata concerto con vari gruppi musicali.
Come Cobas parteciperemo anche alla manifestazione nazionale del giorno successivo (ore 14, corteo da P. S. Giovanni a Porta Pia) indetta dai Movimenti per l’Abitare.
Confederazione COBAS – Comitati di Base dell’Orvietano
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