ORVIETO – Le opere realizzate dai minori stranieri non accompagnati del Progetto SAI sono le protagoniste di “Maschere dell’Umano – Le forme che attraversano la storia. Laboratorio d’arte”, l’aperi-mostra che si terrà venerdì 5 dicembre alle 20 nella galleria del centro commerciale Porta d’Orvieto.
La mostra, che è già stata ospitata nella Sala Digipass e nell’atrio del Palazzo dei Sette, rappresenta un momento di condivisione con la cittadinanza alla fine di un percorso iniziato lo scorso anno alla Comunità Xenia e ha visto la partecipazione di 10 minori stranieri.
L’idea del laboratorio d’arte nasce dall’associazione culturale “Aìtia” in collaborazione con la cooperativa sociale Il Quadrifoglio, ente gestore della comunità Xenia nell’ambito del Progetto SAI – Sistema di Accoglienza ed Integrazione del Comune di Orvieto, capofila della Zona sociale n.12. Attraverso la rielaborazione del legno, argilla e altri materiali di riciclo i partecipanti intraprendono un percorso di ricerca della propria identità senza alcuna distinzione rispetto al paese di provenienza. Ha inolttre una forte connotazione educativa e relazionale poiché, attraverso un percorso espressivo che comprende una ricerca interiore dell’autenticità connessa alla valorizzazione e al risveglio del senso di appartenenza individuale in maniera collettiva, ha l’obiettivo di stimolare l’autostima, la conoscenza profonda dell’altro, la creazione dei rapporti, la cooperazione e la comprensione tra persone culturalmente e socialmente differenti.
La finalità della serata è la promozione di una raccolta fondi a sostegno della Ong Tamat e a tale scopo verrà richiesta un’offerta minima di 10 euro per la partecipazione. L’iniziativa di venerdì è il completamento di un percorso iniziato con un laboratorio d’arte per la creazione di maschere in terra e paglia, cotte al sole e dipinte, realizzato dai giovani migranti della comunità Xenia in collaborazione con l’associazione Aìtia. Queste maschere frutto della fantasia e delle origini dei giovani accolti ad Orvieto, sono state esposte in varie mostre e questo sarà l’evento finale con la conclusione di un cerchio simbolico. Grazie al sostegno di Unicoop Etruria, che metterà a disposizione i suoi spazi e fornirà un aperitivo, saranno raccolti fondi per sostenere un progetto di sviluppo rurale in un’area particolarmente critica in Mali. Anche le maschere saranno messe a disposizione degli invitati che vorranno fare una donazione per sostenere tale progetto.
L’evento è organizzato in collaborazione con gli scout orvietani che hanno stretto relazioni significative con i giovani migranti loro coetanei ospiti della comunità. Durante la serata verrà proposto anche uno spettacolo artistico dove i giovani della comunità Xenia si esibiranno insieme all’associazione “Io ci sono per”.
“Favorire la conoscenza e l’incontro tra persone di culture diverse – afferma l’assessore alle Politiche Sociali Alda Coppola – significa promuovere il valore positivo delle differenze, imparando a riconoscerle, accettarle e rispettarle, nel solco dei principi sanciti dalla Costituzione. È un compito che riguarda tutti i cittadini. Il Comune di Orvieto, come capofila della Zona Sociale n. 12, accoglie da anni questi giovani ed è consapevole della responsabilità umana e sociale che questo comporta. Per questo abbiamo investito nei percorsi di accoglienza, nell’affiancamento socio-educativo e nell’inserimento scolastico e formativo. Grazie al lavoro delle nostre strutture, della cooperativa sociale e del volontariato, molti ragazzi hanno avviato con successo percorsi di autonomia e integrazione e questo laboratorio d’arte ne è una testimonianza concreta”.









