È stato siglato il 23 dicembre l’accordo integrativo regionale per la pediatria di libera scelta in Umbria per il biennio 2026-2027. L’intesa, frutto di una stretta collaborazione tra la Direzione regionale salute e welfare e l’organizzazione sindacale dei medici pediatri di libera scelta firmataria dell’accordo collettivo nazionale del 25/07/2024 (Federazione italiana medici pediatri – unica organizzazione con deleghe nella Regione Umbria), introduce innovazioni sostanziali nel modello di assistenza territoriale, puntando con decisione sulla prevenzione precoce e sulla clinical governance.
“Questo accordo, raggiunto dopo 18 anni dal precedente siglato nel 2007, non è una semplice ripartizione di risorse, ma un progetto di salute pubblica che valorizza il pediatra come primo presidio di fiducia per le famiglie,” sottolinea la Presidente, Stefania Proietti. “Investire nella prevenzione tra i 0 e i 13 anni significa costruire una generazione di adulti più sani e un sistema sanitario regionale più sostenibile”.
L’accordo nasce con l’obiettivo di potenziare le cure primarie in età evolutiva, riducendo il ricorso improprio alle strutture ospedaliere di secondo livello e garantendo risposte rapide e qualificate direttamente sul territorio. Attraverso un sistema premiante legato a specifici obiettivi di salute, i pediatri umbri saranno chiamati a implementare programmi diagnostici e di monitoraggio avanzati.
Al cuore dell’accordo si collocano obiettivi di governo clinico e appropriatezza prescrittiva, temi di particolare importanza che toccano l’intero percorso di crescita dei bambini. Grande attenzione viene dedicata alla diagnosi precoce e al neurosviluppo, con l’introduzione dell’uso sistematico di strumenti di screening come il test di McArthur a 2 anni per l’individuazione tempestiva di ritardi cognitivi e del linguaggio, e il test M-Chat a 18 mesi per individuare precocemente i segnali di rischio dello spettro autistico. È, inoltre, prevista la valutazione del neurosviluppo attraverso schede specifiche dell’Istituto superiore di sanità, utilizzate in tappe precise da 1 a 36 mesi di vita.
Parallelamente, viene rafforzato il monitoraggio oftalmologico attraverso un programma strutturato di valutazione dell’acuità visiva. I pediatri di libera scelta utilizzeranno la tavola ottometrica pediatrica per sottoporre a screening almeno il 50% dei bambini che compiono 5 anni, un’età cruciale in cui è possibile intercettare precocemente difetti visivi che, se non trattati, potrebbero compromettere lo sviluppo cognitivo e l’apprendimento scolastico. Questo intervento preventivo consente di individuare tempestivamente le situazioni che necessitano di un approfondimento specialistico, garantendo un invio mirato ai servizi di neuropsichiatria infantile e oftalmologia territoriale.
Per contrastare l’aumento delle cronicità infantili, l’accordo prevede un percorso strutturato di rilevazione del rischio metabolico e cardiovascolare: a 6 anni verrà effettuata la misurazione del BMI e del rapporto circonferenza addominale/altezza, mentre a 13 anni è previsto lo screening della pressione arteriosa per identificare precocemente il rischio di ipertensione e malattie cardiovascolari in età adulta.
Un focus specifico è dedicato all’appropriatezza prescrittiva e alla sicurezza terapeutica, con particolare attenzione alla lotta contro l’antibiotico-resistenza. L’accordo incentiva l’uso razionale degli antibiotici, privilegiando l’amoxicillina nella fascia 2-5 anni, rispetto a terapie ad ampio spettro, laddove clinicamente indicato, e promuove l’uso corretto e sicuro dei corticosteroidi per nebulizzazione nelle diverse fasce d’età pediatrica.
L’intesa disciplina, inoltre, le campagne vaccinali antinfluenzali per le stagioni 2026-2027 e 2027-2028, prevedendo incentivi specifici per i pediatri che raggiungeranno coperture vaccinali superiori al 30% nella fascia 6 mesi – 6 anni e al 45% nei soggetti a rischio tra 7 e 13 anni. Per migliorare l’accessibilità alle cure, è previsto un potenziamento della disponibilità oraria dei professionisti, con un ampliamento della contattabilità telefonica fino a tre ore aggiuntive al giorno e la possibilità di aumentare le ore di ambulatorio settimanali.
“La firma di questo accordo è un risultato straordinario,” dichiara Gianni Di Stefano, segretario regionale della Federazione italiana medici pediatri. “Dopo quasi due decenni di vuoto normativo, torniamo finalmente a programmare il futuro della salute dei nostri bambini insieme alla Regione. Questo accordo riconosce il valore del lavoro svolto dai pediatri di libera scelta e fornisce gli strumenti necessari per affrontare le sfide della sanità moderna”.
L’accordo sarà operativo a partire dal 2026 e coinvolgerà l’intera rete dei pediatri di libera scelta operanti nelle Aziende Usl della Regione Umbria. Tutti i dati relativi agli screening verranno inseriti nel portale aziendale ECWMed per garantire un monitoraggio costante dei risultati raggiunti, confermando l’Umbria come regione all’avanguardia nell’integrazione tra servizi territoriali e obiettivi di governo clinico.








