
A fine anno è nuovamente tempo di bilanci per il Comando Provinciale Carabinieri di Terni, a conclusione di un anno, il 2025, contraddistinto, come sempre, dal costante impegno che i militari dell’Arma hanno profuso a beneficio della cittadinanza per garantire, con la consueta compostezza e determinazione, quell’opera di vigilanza e rassicurazione sociale che, da sempre, ne costituiscono cifra distintiva.
Le 30 Stazioni Carabinieri distribuite capillarmente nei 33 Comuni della provincia ternana assicurano, quotidianamente, l’azione di prossimità al cittadino tipica del Carabiniere, costituendo il primo interfaccia per chi si rivolge all’Arma per una denuncia, una richiesta di aiuto o semplicemente un consiglio su come affrontare situazioni di difficoltà o disagio.
Contemperando accoglienza e disponibilità, i Carabinieri garantiscono, in ogni momento della vita quotidiana, il supporto alla comunità, che si esplica sia nell’attività repressiva, i cui risultati saranno di seguito illustrati ma, soprattutto, preventiva che, seppur non stimabile numericamente, garantisce la reale condizione di sicurezza di una comunità, con un forte impatto sulla sicurezza percepita. Lo sforzo quotidiano si è tradotto in una proiezione esterna che ha visto i Carabinieri della Provincia impegnati in n. 15.055 tra servizi di pattuglia e perlustrativi (automontati e appiedati) e in n. 1.036 impieghi per servizi di ordine pubblico.
Sempre elevato il numero di interventi, per la gran parte coordinati dalle Centrali Operative dipendenti mediante il NUE 112 che, h/24 nel corso del 2025, ha ricevuto, per l’Arma ternana, complessivamente n. 13.092 richieste, in conseguenza delle quali è stato necessario a procedere a n. 6.850 interventi di pattuglie sul posto.
Nell’ambito del controllo del territorio, volto a garantire la sicurezza pubblica, sono state identificate n. 55.283 persone e verificati n. 41.515 veicoli; ad esso si accompagna quello della circolazione stradale, con l’elevazione di n. 1.742sanzioni per violazioni al Codice della Strada, per un importo stimato in oltre 500.000 €, finalizzate a prevenire e reprimere quei comportamenti che, fin troppo spesso, causano incidenti stradali, con particolare attenzione alle verifiche sulle condizioni psico-fisiche dei guidatori ed al contrasto dell’abuso di alcool e sostanze psicotrope per chi guida. Riguardo a tale impegno volto a prevenire la sinistrosità e garantire la sicura e regolare circolazione stradale, si evidenzia come si sia proceduto a n. 83 contestazioni per violazioni relative alla guida in stato di ebbrezza, a n. 43 per quelle sotto l’effetto di sostanze stupefacenti con relativo deferimento all’Autorità Giudiziaria, a n. 86 per guida privi della copertura assicurativa e siano stati sottoposti a sequestro o a fermo amministrativo n. 160 veicoli.
L’azione preventiva è risultata efficace grazie ad una mirata attività di controllo che ha permesso di individuare soggetti inclini a delinquere o la cui presenza non fosse giustificata per circostanze di tempo, luogo e motivi, proponendo all’Autorità amministrativa numerose misure di prevenzione personale quali, in particolare: n. 81 Fogli di Via con divieto di ritorno, adottati nei confronti di soggetti che non hanno saputo giustificare la loro presenza e sono stati, quindi, allontanati; n. 47 Avvisi Orali ad altrettante persone ritenute, sulla base di elementi di fatto, abitualmente dedite ad attività delittuose, che si sostengono, anche solo in parte, con i relativi proventi o che sono inclini alla commissione di reati che mettono in pericolo la sicurezza pubblica; n. 2 Sorveglianze Speciali proposte a carico di individui nei cui confronti il Tribunale potrà ritenere di applicare determinate prescrizioni limitative della libertà personale al fine di fronteggiarne la pericolosità sociale.
Dal punto di vista del contrasto alla criminalità, la distribuzione capillare delle Stazioni Carabinieri sul territorio ha permesso di perseguire circa il 70% dei reati segnalati complessivamente alle FF.OO. nella Provincia, con un’azione di contrasto dell’Arma, coordinata dalla Procura della Repubblica di Terni e da quella per i minorenni di Perugia, che ha visto un incremento del 29% in termini di arresti, nel numero di 222 e il deferimento in s.l. di n. 1.198 persone.
Spicca al riguardo, anche nell’anno appena trascorso, l’elevato impegno profuso dall’Arma ternana nella lotta allo spaccio di stupefacenti, in cui sono stati registrati n. 34 arresti e n. 53 denunce in s.l., il sequestro di poco meno di 5 kg di sostanze psicotrope di vario genere e la segnalazione all’Autorità Prefettizia di n. 229 persone in qualità di assuntori, numero significativo che indica l’assidua attività di prevenzione e contrasto svolta al riguardo. In tale ambito è stata conclusa, nello scorso mese di aprile, un’importante attività d’indagine denominata “ROVI”, condotta dal Nucleo Investigativo e coordinata dalla Procura della Repubblica di Terni, che ha consentito di disarticolare un sodalizio criminale, composto da italiani, destinatari di 6 misure cautelari (2 in carcere e 4 ai domiciliari), dedito allo spaccio di cocaina, hashish e marijuana che alimentava un fiorente volume d’affari stimato in circa 40.000,00 € mensili. Oltre al centro cittadino, l’attenzione si è rivolta anche alle aree rurali con numerosi interventi nelle zone boschive del ternano, del narnese e dell’orvietano, condotti in collaborazione con le articolazioni specializzate dell’Arma (Forestali, Cinofili e Nucleo Elicotteri di Roma-Urbe), volti a contrastare l’attività di spaccio posta in essere da cittadini extracomunitari, principalmente di origine maghrebina, che ha portato al deferimento dei responsabili, al sequestro delle sostanze stupefacenti e al relativo smantellamento di bivacchi allestiti ad hoc.
Forte è stato anche l’impulso impresso al contrasto ai reati predatori, con n. 13 arresti per furto, n. 9 per rapina e n. 112denunce per la prima fattispecie, n. 10 per la seconda. In tale ambito, in cui vanno ricompresi anche delitti particolarmente odiosi – come le truffe agli anziani o, in generale, a vittime vulnerabili – si evidenzia come un ruolo fondamentale sia rivestito dalla capillare e continua attività preventiva condotta dall’Arma che, in armonica sinergia con i cittadini, le associazioni e le istituzioni locali, è volta a garantire mirati e tempestivi interventi. Nel corso del 2025 sono stati svolti numerosi incontri formativi presso luoghi di culto, sedi comunali, strutture assistenziali e ricreative in tutta la provincia, nell’ottica di rassicurazione sociale e di sensibilizzazione delle cosiddette fasce deboli alle forme più semplici di autotutela, fornendo informazioni su furti e truffe a più di 4.000 anziani, in particolare su quelle condotte via web e sui modus operandi più ricorrenti.
Tale impegno è stato peraltro recentemente oggetto di apprezzamento da parte dei vari sindaci della provincia, incontrati anche in sede di CPOSP itinerante promosso dal Prefetto, che hanno riconosciuto il prezioso lavoro di rassicurazione sociale svolto dai Comandanti di Stazione che, quotidianamente, intessono la loro rete informativa e preventiva coinvolgendo nella cosiddetta sicurezza partecipata i cittadini, le cui preziose e tempestive indicazioni risultano sempre più determinanti per garantire il pronto e risolutivo intervento delle FF.OO.; anche in quella sede è stata confermata la disponibilità e l’impegno da parte dell’Arma a proseguire in tali attività di contatto e diffusione delle basilari indicazioni vote a scongiurare o frenare tali odiosi fenomeni.
Nella stessa ottica, è altresì proseguito l’impegno dei Comandanti delle dipendenti Compagnie di Terni, Orvieto ed Amelia in 35 scuole di ogni ordine e grado, nell’ambito del protocollo con il “Ministero dell’Istruzione e del Merito”, in cui l’Arma dei Carabinieri promuove la formazione della “cultura della legalità” tra i giovani, che ha visto la partecipazione di oltre n. 2.300 studenti mentre 200 hanno potuto far visita a Reparti dell’Arma di questa Provincia, potendo così percepire in maniera più concreta e diretta la figura del “Carabiniere”, gente tra la gente, persona amica e operatore sociale a cui potersi rivolgere con fiducia non solo nel momento dell’emergenza ma, anche, semplicemente per un’indicazione o un consiglio.
Nel delicato e attualissimo ambito racchiuso nella sintetica definizione del “codice rosso”, volto alla tutela delle vittime vulnerabili e al contrasto alla violenza di genere, i militari delle Stazioni ternane si sono ancora una volta distinti per sensibilità e disponibilità, curando, sotto l’attento coordinamento della Procura della Repubblica ed in stretta collaborazione con i centri antiviolenza, i numerosi casi di donne vittime di diversificate forme di violenza verbale, psicologica o fisica, che ricorrono sempre più frequentemente e con maggiore fiducia ai militari dell’Arma per denunciare o per avere dei consigli sulle proprie vicende personali ed il cui incremento numerico appare ascrivibile ad una maggiore informazione e consapevolezza da parte delle vittime dei nuovi strumenti normativi e delle possibilità di assistenza, garantiti dalla istituzioni e dagli enti locali nonché dall’associazionismo particolarmente attivo al riguardo.
In tale ambito rimane costante la formazione e l’aggiornamento del personale reso possibile non solo tramite appositi corsi specialistici svolti dai militari presso l’Istituto Superiore di Tecniche Investigative dell’Arma ma, sul territorio, grazie alla disponibilità dei magistrati della Procura ternana, con i quali è costante il rapporto mediante incontri formativi e di confronto operativo in materia. Continua, inoltre, la stretta collaborazione con clubs service quali il Soroptimist, che, lo scorso 29 novembre, ha donato un kit portatile per l’ascolto di vittime di violenza di genere alla Stazione di Narni, che va ad aggiungersi all’omologo già fornito alla Compagnia di Orvieto e, soprattutto, ai due ambienti dedicati, denominati “Una stanza tutta per sé”, riservati per accogliere e ascoltare le persone vulnerabili, allestiti presso questa sede dal 2016 e, nel 2024, presso la Compagnia Carabinieri di Amelia. Sempre in tale ambito, si evidenzia che, a livello di Centrale Operativa del Comando Provinciale, sono stati gestiti, complessivamente, quasi 183.000 allarmi relativi a braccialetti elettronici installati per il controllo di persone indagate e/o di vittime di violenza di genere, che ad oggi hanno superato le 100 unità.
Pur in assenza di evidenze di infiltrazioni della criminalità organizzata radicate nella Provincia, rimane alto il livello di attenzione dell’Arma territoriale ternana, che opera una costante azione di monitoraggio, anche sui cosiddetti reati spia, per prevenire i tentativi di penetrazione del tessuto socio-economico. In tale ottica sono stati svolti sia in autonomia, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, che nell’ambito delle attività svolte dal Gruppo Interforze Antimafia costituito in seno alla locale Prefettura, controlli su attività cantieristiche della Provincia, in quest’ultimo periodo particolarmente ferventi anche in virtù dell’erogazione dei fondi del PNRR.
Oltre all’attività della componente territoriale, l’Arma contribuisce alla sicurezza della provincia anche con i propri comparti di specialità; nel 2025:
· il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità ha effettuato 119 controlli, denunciato 5 violazioni penali con altrettante persone deferite in stato di libertà, proceduto a 63 contestazioni amministrative, per un ammontare di circa 44.000 € nonché sospeso strutture e sequestrato prodotti per un valore complessivo di oltre 900.000 €;
· il Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale ha denunciato 4 persone, procedendo a 60 controlli su aree archeologiche o tutelate da vincoli paesaggistici/monumentali, su esercizi antiquariali e su musei, biblioteche e archivi nonché recuperato 15 reperti archeologici (tra interi e frammenti di essi);
· il Nucleo Ispettorato del Lavoro ha effettuato 105 ispezioni, controllando 259 posizioni lavorative. Dalle verifiche sono emerse 22 occupazioni “in nero”, 112 lavoratori irregolari e 1 clandestino, con 5 denunce penali; sono stati adottati 28 provvedimenti di sospensione imprenditoriale delle attività controllate, sanzionando i trasgressori con contestazioni amministrative per un totale di oltre 97.000 €. A questi vanno poi aggiunte le 73 persone segnalate nell’ambito delle verifiche sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, con ammende elevate per oltre 180.000,00 €.
Un’attenzione speciale è stata, come sempre, dedicata all’ambiente, d’intesa con le articolazioni specializzate dell’Arma:
· il Gruppo Carabinieri Forestale di Terni ha segnalato all’autorità giudiziaria 101 persone, elevando contestazioni amministrative per un valore complessivo di oltre 122.000,00 €, effettuando 12 sequestri penali e sanzionando 536 persone con provvedimenti amministrativi, nell’ambito di quasi 16.000 controlli concentrati nei vari settori di competenza (utilizzazioni e tagli boschivi, tutela del vincolo paesaggistico-ambientale, tutela della fauna protetta e non, tutela della flora, repressione e prevenzione incendi boschivi, attività urbanistico-edilizia, gestione rifiuti ed inquinamenti ambientali di ogni genere); sono state inoltre irrogate n. 35 prescrizioni ambientali per reati sui rifiuti e n. 1 prescrizione ambientale per scarico illecito di liquidi pericolosi, con i trasgressori ammessi al pagamento di complessivi 132.500 € per l’estinzione del reato. Nel corso dell’anno, tale componente ha proceduto al deferimento di alcuni soggetti per detenzione di sostanze stupefacenti, di materiale esplosivo e truffa;
· il Nucleo Operativo Ecologico ha eseguito 12 controlli, non rilevando irregolarità penali o amministrative.
Giova, infine, sottolineare come la funzione sociale dell’Arma ternana sia quest’anno passata attraverso iniziative di collaborazione svolte con altre importanti realtà della società locale e portate avanti con l’entusiasmo trasmesso dai giovani coinvolti attraverso la disponibilità dell’Ufficio Provinciale Scolastico e dei Dirigenti di Istituti di eccellenza quali, a titolo meramente esemplificativo, il Briccialdi per gli interventi musicali, l’Istituto artistico per la realizzazione di opere figurative, l’Istituto Casagrande Cesi per la formazione nell’ambito della ristorazione e accoglienza e l’Istituto Tecnico Tecnologico per la prevenzione degli incidenti sui luoghi di lavoro, dimostrazione di come la sicurezza passi, prima ancora che dal contrasto, attraverso l’istruzione e la prevenzione.
Nel 2026 l’azione dell’Arma, in costante e sinergica collaborazione con le altre FF.OO. ed Istituzioni locali, continuerà diuturnamente a perseguire le finalità di vicinanza, rassicurazione sociale, prevenzione delle attività delittuose ed immediata risposta a tutela della comunità, con rinnovato slancio e sempre al passo coi tempi e l’evoluzione della società.








