ORVIETO – Dodici nuovi defibrillatori posizionati in punti strategici del centro storico e delle frazioni, corsi di formazione, manutenzione e controlli periodici.
Sono i punti salienti del progetto “Orvieto Cardioprotetta” presentato questa mattina alla stampa nella Sala consiliare del Comune dal sindaco Roberta Tardani, da Tommaso Deiana, responsabile della “Salute&Sicurezza – Td Consulting” che si occuperà dell’installazione e manutenzione dei defibrillatori e dei corsi di formazione, e da Carla Lodi, dirigente del Settore Promozione e Istruzione che ha seguito e curato l’iter amministrativo. Presenti anche Giorgio Campanari, Gerardo Cerroni e Davide Torre dell’associazione “Il cerchio” che ha collaborato alla definizione dell’iniziativa.
Il progetto è stato realizzato grazie anche alla donazione della Cassa di Risparmio di Orvieto – Gruppo Medio Credito Centrale che ha finanziato l’acquisto degli apparecchi e dei primi corsi di formazione mentre il Comune di Orvieto sosterrà le spese per la manutenzione periodica dei presidi.
I defibrillatori semi automatici esterni saranno posizionati in questa prima fase nel centro storico in Piazza della Repubblica, alla Torre del Moro, a San Giovenale nei pressi della caserma dell’Aeronautica e in Piazza Duomo, e nelle frazioni di Sferracavallo, Orvieto scalo, Ciconia, Canale, Torre San Severo, Morrano e Sugano.
Prima di Natale partirà il primo dei quattro corsi di formazione inizialmente previsti che coinvolgeranno complessivamente 24 persone.
“Un progetto importante – ha affermato il sindaco Roberta Tardani – che vuole riprendere l’iniziativa nata tanti anni fa dall’intuizione del professor Giampiero Giordano e dell’associazione Amici del Cuore che fecero di Orvieto una delle prime città cardioprotette in Italia e un modello da seguire. Di quella esperienza e soprattutto delle criticità che poi ne determinarono la chiusura, tra cui i problemi a garantire nel tempo una manutenzione costante delle apparecchiature, abbiamo fatto tesoro per costruire questo nuovo percorso in un clima di serenità e senza lasciarsi trasportare dall’emotività.
Un progetto reso possibile grazie al contributo generoso della Cassa di Risparmio e alla collaborazione con cittadini e associazioni che hanno dimostrato particolare sensibilità sul tema. L’amministrazione comunale assicurerà la manutenzione periodica dei defibrillatori, affidata ai tecnici di Salute&Sicurezza, e promuoverà i corsi di formazione per creare una rete di laici rianimatori che stiamo reclutando con il contributo delle associazioni e sarà integrata con i cittadini già abilitati collaborando con i soggetti che operano in città e penso ad esempio alla Croce Rossa.
I primi dodici apparecchi saranno installati in punti strategici del centro storico e delle frazioni andando ad aggiungersi a quelli già presenti e successivamente estenderemo il progetto anche ad altre aree del territorio comunale. Il nostro obiettivo è garantire che in ogni punto e frazione ci sia un controllo per evitare atti vandalici e soprattutto ci siano persone formate per poter intervenire in caso di necessità. Questo è un progetto molto sentito dai cittadini che richiama a un senso di responsabilità collettiva e nel quale ognuno di noi dovrà essere custode di questi apparecchi”.
“I defibrillatori che saranno installati – ha spiegato Tommaso Deiana – sono macchine di ultima generazione con una classe di protezione Ip54 che ne certifica la resistenza ad agenti atmosferici, a infiltrazioni di polvere e a temperature che vanno da 65 a -30 gradi. Gli apparecchi sono dotati di indicazioni luminose che permettono a tutti di utilizzarlo e anche in condizioni rumorose e di confusione.
Cardioproteggere una città significa avere un numero adeguato di apparecchi e di persone formate per assicurare in tempi rapidi un intervento che può salvare la vita. L’amministrazione comunale ha voluto un progetto curato nei minimi dettagli che includesse la manutenzione e la formazione. Per quanto riguarda i controlli verificheremo mensilmente lo stato di servizio del defibrillatore, una volta l’anno ci occuperemo della revisione e dei test di scarico, ogni due anni saranno sostituiti gli elettrodi e in caso di malfunzionamento garantiremo l’assistenza e la sostituzione dell’apparecchio entro 24 ore. È vero – ha aggiunto – che la legge stabilisce che in stato di necessità chiunque possa utilizzare il defibrillatore sotto la guida del 118 ma questo non deve essere confuso con il fatto che si possa fare a meno della formazione che è fondamentale per l’efficacia di progetti di questo tipo”.
“È importante avere persone formate – ha sottolineato Carla Lodi – e per questo nel progetto sono stati inclusi i corsi di formazione che partiranno entro Natale con un primo modulo e poi proseguiranno con altri tre già finanziati. Come amministrazione provvederemo a formare anche personale interno e la polizia locale perché più allargheremo la platea degli utilizzatori dei defibrillatori e maggiore sarà la riuscita del progetto”.
“Ringraziamo il sindaco Tardani e l’amministrazione comunale – ha detto Giorgio Campanari dell’associazione Il Cerchio – che si è resa disponibile nel ripercorrere il progetto di cardioprotezione che era stato avviato tanti anni fa. Da parte nostra stiamo raccogliendo le adesioni tra i cittadini interessati a partecipare ai corsi di formazione riscontrando molto interesse e anche il coinvolgimento delle comunità di stranieri che vivono in città. Nei prossimi giorni avvieremo inoltre una raccolta di fondi per implementare il progetto con l’acquisto di un quad attrezzato con defibrillatore, barella e strumenti di primo soccorso che in caso di emergenza potrà raggiungere anche i vicoli del centro storico e l’Anello della Rupe dove spesso anche le ambulanze hanno difficoltà ad arrivare”.









