di Proposta Civica per Orvieto
Accogliamo con soddisfazione la notizia che anche la Chiesa di San Francesco dispone finalmente di un finanziamento. È doveroso riconoscere alla maggioranza il lavoro svolto per arrivare a questo finanziamento, pur restando evidente che senza il lavoro puntuale e la determinazione dell’opposizione, nostra e non solo, con ogni probabilità non saremmo giunti a questo risultato.
Infatti il finanziamento arriva al termine di una nostra insistente e determinata pressione politica, avviata con una prima interrogazione presentata nel settembre 2024 e proseguito con una visita alla Chiesa, numerosi question time in Consiglio comunale sia su San Francesco che su San Lorenzo in Vineis, una seconda richiesta di sopralluogo sullo stato del tetto e del sottotetto, la richiesta di atti ufficiali sullo stato dell’edificio e, infine, un’ulteriore interrogazione.
Ora è fondamentale che gli uffici comunali si impegnino immediatamente per ottenere una valutazione seria e approfondita delle condizioni strutturali della Chiesa di San Francesco, includendo in modo puntuale lo stato del tetto, e per arrivare quanto prima alla definizione di un progetto di recupero. L’obiettivo è evitare quanto già accaduto per la Chiesa di San Lorenzo in Vineis, che aveva ottenuto un finanziamento di 1,5 milioni di euro già nel 2022 ma che, solo oggi e dopo innumerevoli solleciti da parte nostra, vede finalmente un progetto definitivo su cui poter procedere.
Da questo risultato vogliamo trarre anche alcune lezioni importanti. La prima è che anche dai banchi della minoranza si può fare la differenza, se si lavora con passione, costanza e perseveranza. La seconda è che i risultati non si ottengono mai da soli: non abbiamo problemi nel riconoscere alla maggioranza di aver portato avanti questo provvedimento, ma riteniamo che sarebbe un bel segnale di maturità democratica non escludere sistematicamente lo stimolo e il contributo della minoranza, che si rivelano fondamentali su temi (come questo, o quello dei defibrillatori) che altrimenti non sarebbero evidentemente entrati nell’agenda politica dell’amministrazione. Questa, infatti, non è stata una battaglia personale della consigliera Palazzetti, ma un lavoro portato avanti da molte persone. Per questo desideriamo ringraziare Roberto Selvaggini, che per primo ha sollevato il problema e ha continuato a battersi con determinazione per la Chiesa di San Francesco, tutti i consiglieri di minoranza e i cittadini che ci hanno incoraggiato a non mollare.
Ci auguriamo ora che il 2026, anno in cui si celebreranno gli 800 anni di San Francesco, possa essere l’occasione per vedere rapidi e concreti progressi sul recupero di un bene così importante per la città.








