Aumentano i donatori di sangue in Umbria, soprattutto tra i giovani, sempre più attenti alla salute e ai corretti stili di vita, seppure la fascia più ‘generosa’ é quella tra i 40 e i 55 anni. È il profilo del donatore tracciato dal presidente di Avis Umbria Enrico Marconi, mercoledì 10 dicembre a Perugia, durante la conferenza stampa di fine anno di Avis regionale Umbria, consueto appuntamento per fare il punto della situazione sull’attività associativa, ma anche occasione per presentare il Calendario Barbanera Avis e il Piccolo Barbanera 2026, editati da Editoriale Campi e dedicati anche ai temi associativi, alla promozione del dono del sangue e dei corretti stili di vita. Presenti, oltre a Enrico Marconi, Mauro Santarelli, consigliere e tesoriere Avis provinciale Perugia e Raffaella Sforza, coordinatrice dell’Almanacco Barbanera.
“Il 2025 – ha dichiarato Marconi – si è caratterizzato per un leggero calo di donazioni, che al 30 novembre si sono attestate a 35.801, cioè 605 in meno rispetto allo stesso periodo del 2024, meno 1,66%, di cui 32.733 di sangue intero, 3.004 di plasma e 64 in aferesi. Meglio la provincia di Perugia, che si attesta a 30.527 donazioni (che nel 2024 erano state 31.015, quindi 488 in più), rispetto alla provincia di Terni, dove si è arrivati a 5.274 donazioni, 117 in meno rispetto alle 5.391 del 2024”.
“Il calo delle donazioni è dovuto principalmente alle epidemie influenzali con recidive che hanno caratterizzato i primi mesi del 2025 – ha spiegato Marconi –; poi abbiamo avuto molte difficoltà per il cambiamento della piattaforma digitale che gestisce il sistema trasfusionale regionale e infine scontiamo una carenza di personale medico e infermieristico. Abbiamo avuto rassicurazione del mantenimento del ruolo centrale ed insostituibile di Avis nell’accesso alla nuova piattaforma per assolvere agli obblighi di chiamata e prenotazione delle donazioni, ad oggi interamente basata nulla nostra piattaforma digitale, ed attendiamo al riguardo futuro concreto riscontro operativo”.
“Da un punto di vista dei territori – ha aggiunto Marconi –, soffre di più la provincia di Terni, tenendo conto che l’ospedale di Terni ha delle grandi richieste di sangue e plasma. Per quanto riguarda le USL, abbiamo l’Usl Umbria 2 che è ormai in carenza cronica di personale medico e dunque ne risente l’orario di apertura giornaliero del centro trasfusionale, e dei punti di raccolta periferici, con difficoltà di programmazione adeguata delle donazioni. Scontiamo ancora una ragguardevole carenza di plasma per la cui raccolta, purtroppo, l’Umbria è tra le regioni fanalino di coda. In Italia abbiamo una carenza di plasma che incide per oltre 300 milioni sul sistema sanitario nazionale ed un trend di consumi in crescita. In Umbria credo che possiamo parlare sicuramente di 2 o 3 milioni di euro di peso economico sul sistema sanitario ed abbiamo il dovere di raggiungere l’autosufficienza di plasma almeno nel prossimo biennio”.
“Sollecitiamo a tal fine la Regione – ha concluso Marconi –, per il tramite del Centro Regionale Sangue, a predisporre il già più volte richiesto cronoprogramma delle problematiche da affrontare, ponendo la centralità su un’articolata programmazione degli obiettivi per l’autosufficienza, con definizione di progetti condivisi ed azioni coordinate, ed anche con rimodulazioni funzionali delle strutture e dei servizi, dunque all’uopo finalizzate.”
Dopo la presentazione dei dati donazionali, spazio a quella dei calendari 2026, frutto di una collaborazione ultradecennale tra Avis Umbria e Editoriale Campi – Barbanera.
“È una collaborazione alla quale teniamo molto e di cui siamo molto orgogliosi – ha detto Sforza –. Presentiamo due formati, un calendario da parete tradizionale, con i consigli che da sempre Barbanera offre ai suoi lettori e anche contenuti specifici dedicati all’Avis e ai valori che l’Avis promuove, e il Piccolo Barbanera calendario per bambini, pensato per veicolare valori a cui teniamo tantissimo, primo tra tutti la solidarietà.
Ricordiamo che il calendario Barbanera viene pubblicato ininterrottamente dal 1762 ogni anno e siamo fortemente convinti che una tradizione per mantenersi viva debba evolversi; per questo abbiamo avviato un percorso di collaborazione con dei giovani illustratori e oggi proponiamo un nuovo Barbanera con una veste grafica più fresca, ma lo spirito rimane quello di sempre”. I calendari Barbanera e Piccolo Barbanera 2026 saranno anche in distribuzione con il Corriere dell’Umbria, sabato 13 dicembre.
Rossana Furfaro









