29 Novembre 2025 – 10 Gennaio 2026
Inaugurazione Sabato 29 Novembre, dalle ore 18.30 alle 20.00.
Galleria GIO, Corso Cavour 411 – Orvieto
Ingresso Libero
Il Gordon College ospita presso la Galleria GIO la prima esposizione collaborativa con il Liceo Artistico Livio Orazio Valentini di Orvieto, nell’ambito del Progetto PCTO “Opere in primo piano 4C – 2025/26”, organizzando una mostra collettiva che mette in luce le creazioni artistiche degli studenti, promuovendo la loro espressione individuale e collettiva. L’obiettivo è quello di sviluppare competenze organizzative e collaborative tra gli studenti, di offrire un’opportunità di visibilità per i giovani artisti emergenti e stimolare il dialogo tra arte e comunità, coinvolgendo il pubblico in un’esperienza culturale condivisa.
“La mostra è stata realizzata dalla classe 4C, che ha accolto l’invito del Gordon College di sperimentare la
preparazione di una mostra collettiva, dall’ideazione all’allestimento – spiega la Professoressa Manuela Del
Turco. – Siamo partiti da un brainstorming in cui ci siamo domandati che cosa fosse per noi l’arte, cosa
volessimo esprimere con questa mostra e come organizzare il lavoro. Abbiamo individuato un tema:
HANGING STARS – STELLE APPESE, che ne nasconde un altro al suo interno, ovvero la diversità e quello che si
può creare da quest’ultima.”
Ognuno dei 17 ragazzi (BALESTRO ANDREA, BIANCHINI LORENZO, BOVE EMMA, BRECCOLA BEATRICE, CAPJA ERINISSA, CELA ANTEA, CIPRIANI NATALIA, DOLL CHIARA LIOR, DONATO GIULY, GIUBILEI MARIACHIARA, PANCRAZI SARA, PEREGO MATTIA, PETTINELLI AURORA, RANUCCI LORENZO, ROCCHIGIANI VANESSA, ZACCARIA TINN ELISA JAE, ZECHENDER LAVINIA) è partito da un concetto, una sola parola da cui iniziare: stella. “Osservando quanto diverse sono le opere d’arte – prosegue Del turco – se conosceste i ragazzi, probabilmente, notereste che in ogni lavoro c’è dentro qualcosa di loro, che sia felicità, rabbia o voglia di esprimersi. La maggior parte degli studenti ha rappresentato la stella come fonte di calore o di luce, ma
quella di ognuno esprime una cosa unica e originale: è stata presa dalla loro interiorità e fatta uscire
tramite un pennello o una matita.”

“Attraverso una varietà di materiali e tecniche, le opere di questa esposizione rappresentano qualcosa in più
di ciò che è raffigurato sulla carta o modellato nell’argilla. Rappresentano un inizio, una possibilità – afferma
Matthew Doll, Direttore del Gordon College – Nel corso delle nostre conversazioni è emerso più volte che
questi splendidi giovani sono pieni di speranza e di ottimismo. Desiderano essere parte della società, essere
ascoltati e far sì che le loro idee e le loro opere non solo vengano viste, ma soprattutto siano comprese. A un
certo punto del lavoro, abbiamo chiesto a ciascuno di loro di riassumere in una frase le idee alla base delle
proprie opere. Ecco il senso profondo di ciò che viene comunicato in un’espressione collettiva delle loro
voci.” Chi siamo? Chi ha ancora la capacità di sognare senza paura? Per noi, fare arte è espressione, una visione
di speranza. Desideriamo brillare… cercare l’anima che è in ognuno di noi. Abbiamo bisogno di trovare
modi per raggiungere il nostro potenziale. Desideriamo condividere idee con gli altri. Come possiamo
essere visti… come può la forza interiore del nostro spirito diventare visibile, essere compresa? Le stelle
sono sogni. Una stella rappresenta un obiettivo da raggiungere, anche se è difficile. Chi meglio di noi ragazzi può sognare le stelle, il futuro. La nostra voce è una delle poche – ma una delle più importanti
cose che abbiamo per illuminare una visione. Anche se è molto difficile… per via di ciò che la società permette o impedisce, dobbiamo spingerci oltre per realizzare i nostri obiettivi e il nostro pieno potenziale.

“Finalmente un progetto che unisce il Gordon College e il Liceo Artistico di Orvieto, due scuole che trasmettono l’amore per l’arte alle nuove generazioni – esprime il Prof. Roberto Forlini. – Gli studenti del Liceo si sono impegnati molto ed hanno captato subito l’importanza di questa opportunità, trovando in Mattew e nello staff del Gordon cordialità e professionalità determinanti per la valorizzazione delle loro opere.”
“Dobbiamo creare quanto più spesso possibile spazi per i giovani – conclude Matthew Doll. Dobbiamo
offrire luoghi e opportunità che permettano loro di riconoscere il proprio valore, di far ascoltare le loro voci
e dobbiamo invitarli a condividere le loro visioni su ciò che ci circonda. Le società si atrofizzano quando non
riescono a incoraggiare ed emancipare le nuove generazione, non avanzano quando gli orizzonti sono già
troppo chiaramente definiti, quando il futuro è già scritto. Devono esistere reali potenzialità e opportunità
che consentano ai giovani di immaginare oltre. Siamo consapevoli che una mostra in una piccola galleria
non cambierà il mondo, ma rappresenta un barlume di speranza: tra le pareti di una stanza, iniziamo a
sognare”.
GIO è la Galleria d’Arte no profit del Gordon College in Corso Cavour 411 a Orvieto, spazio per condividere
idee con la Città, nella Città. Ha ospitato diverse mostre di giovani artisti emergenti e di altri artisti già
affermati, locali ed internazionali, con l’intento di esplorare nuove e diverse modalità di pensare e di
realizzare l’arte nel XXI secolo.








