Sabato 22 novembre presso il BiPop di Orvieto si terrà l’iniziativa “Sicuri da morire”. La storia di Aldo Bianzino tra proibizionismo e carcere, un momento di confronto e approfondimento su una delle vicende più controverse e dolorose della cronaca degli ultimi anni che ha visto nel 2007 prima l’arresto di Aldo per delle piante di marijuana e poi la sua morte in carcere nel giro di pochi giorni dall’arresto, morte avvenuta in circostanze mai pienamente chiarite.
A dialogare con il pubblico saranno Elle Biscarini e Sara Calini, giornaliste di Umbria24 e co-autrici del recente podcast “48 ore – Il caso di Aldo Bianzino”, a cui va il merito di aver sollevato nuovamente la questione a tanti anni di distanza con nuove ed inedite testimonianze, per cercare di capire finalmente questa orribile e intricata storia e sapere finalmente tutta la verità.
All’incontro parteciperanno da remoto anche alcuni familiari di Aldo, che porteranno la loro testimonianza diretta. Interverrà sempre da remoto anche Andrea Boldrini del Comitato Federico Aldrovandi di Ferrara che contribuirà a ricordare un’altra tragica storia, quella della morte di Federico per mano di quattro appartenenti alle forze di polizia, nel ventennale della vicenda.
L’appuntamento vuol essere una prima proposta di percorso di riflessione sui temi del proibizionismo, delle carceri, e più in generale l’obiettivo è quello di stimolare un dibattito pubblico consapevole e volto alla comprensione delle dinamiche liberticide, tanto nella società quanto dietro le mura delle istituzioni detentive.
Nella speranza che certe brutte storie non si ripetano più e che, nello specifico caso di Bianzino, finalmente si sappia tutta la verità. L’incontro è aperto al pubblico fino a esaurimento posti.









