
Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, Roberta Palazzetti (Proposta Civica) ha chiesto chiarimenti sulle tempistiche e sulle modalità con cui l’amministrazione intende procedere rispetto al Piano comunale per il fotovoltaico e alla costituzione della Comunità Energetica Rinnovabile (CER), dopo l’approvazione della mozione dello scorso giugno e la pubblicazione dei più recenti bandi regionali.
A fornire un quadro dettagliato è stato l’assessore all’Ambiente Andrea Sacripanti, che ha innanzitutto spiegato le ragioni tecniche che hanno rallentato l’avvio operativo del percorso:
“È stato necessario attendere l’approvazione della legge regionale sulle aree idonee e non idonee, arrivata solo a metà ottobre. Nel frattempo abbiamo condotto una ricognizione sugli spazi pubblici disponibili per l’installazione di pannelli fotovoltaici”. L’analisi preliminare ha fornito risultati limitati. “Al momento – ha spiegato Sacripanti – le opportunità concrete riguardano i tetti di due scuole, che però rientrerebbero principalmente in impianti destinati all’autoconsumo, quindi utili ma non decisivi per la CER”.
Per rendere davvero operativa una comunità energetica, infatti, sono necessari impianti in grado di produrre più energia di quanta ne consumino, così da immettere nella rete interna della CER la quota eccedente, a beneficio dei soci. La vera sfida, ha sottolineato l’assessore, non è tanto intervenire sugli edifici esistenti – che richiederebbero costosi lavori di ristrutturazione – quanto inserire nel piano nuove strutture predisposte per ospitare impianti fotovoltaici.
Tra le ipotesi citate:
- le pensiline del parcheggio di Piazza della Pace,
- la tettoia della tribuna dello stadio,
- entrambe considerate soluzioni più efficaci per potenza installabile e sostenibilità economica.
Tuttavia, servirà uno studio approfondito, anche perché i bandi disponibili – inclusi quelli regionali – “non mettono a disposizione cifre elevate” e gli interventi andrebbero cofinanziati dal Comune, richiedendo una programmazione di lungo periodo. Per questo l’amministrazione ha deciso di affidarsi a competenze esterne. “Proprio ieri – ha annunciato Sacripanti – ci siamo riuniti con i dirigenti per definire l’avviso pubblico che uscirà nei prossimi giorni, finalizzato a selezionare un consulente esperto in materia energetica”. Secondo l’assessore, entro un paio di mesi il Comune potrà disporre di una relazione tecnica certificata, indispensabile per muovere i primi passi concreti verso la costituzione della CER. Sacripanti ha inoltre richiamato l’attenzione sulla complessità del tema: “Sento parlare di CER costituite sulla carta ma non ancora attive. Questo dimostra quanto la materia sia articolata. Noi, come Comune, vogliamo agire con la massima sicurezza: su un terreno chiaro, non minato, che tuteli l’amministrazione e i cittadini di Orvieto”.








