
Nel corso dell’ultimo consiglio comunale è stato nuovamente affrontato il tema della lottizzazione del Fanello, uno dei dossier urbanistici più complessi del territorio. A chiedere aggiornamenti sullo stato dei lavori è stato Massimo Perali (FdI).
A rispondere è stato l’assessore all’Urbanistica Andrea Sacripanti, che ha ricostruito nello specifico le criticità ancora aperte e le azioni che l’amministrazione sta portando avanti. Il nodo principale riguarda l’area nei pressi di via dei Tulipani, dove il collaudo delle opere di urbanizzazione non è mai stato effettuato, nonostante i ripetuti solleciti del Comune alla ditta esecutrice. Per questo, spiega Sacripanti, è stata avviata la convocazione di una riunione congiunta con i soggetti interessati – Comune, Enel, SII, Italgas e collaudatore – con l’obiettivo di definire una strategia comune e accorciare i tempi di intervento. Tra le ipotesi sul tavolo anche l’escussione della polizza fideiussoria, che permetterebbe al Comune di acquisire le risorse necessarie per procedere direttamente al collaudo, dando finalmente avvio alla fase conclusiva delle opere.
Diversa la situazione dell’altra zona del Fanello, quella coinvolta nel fallimento delle ditte precedenti. Qui occorre distinguere tra comparto residenziale e comparto commerciale. Sul fronte abitativo, riferisce Sacripanti, tutte le opere di urbanizzazione sono state completate proprio grazie all’escussione delle fideiussioni. Più complesso invece il quadro dell’area commerciale, dove l’avanzamento dei lavori è tuttora bloccato da un contenzioso con la Usl legato alla mancata acquisizione gratuita di un terreno necessario a proseguire gli interventi, tra cui i due ponti pedonali previsti dal progetto.
Per superare l’impasse, l’amministrazione sta valutando una suddivisione per stralci funzionali: sospendere gli interventi sulle aree oggetto di contenzioso e procedere intanto al completamento delle opere sul resto della superficie commerciale. Tuttavia, avverte Sacripanti, le somme ricavate dalle fideiussioni potrebbero non bastare e sarà probabilmente necessario integrare con risorse aggiuntive dell’Ente.
«Stiamo accelerando il più possibile – ha concluso l’assessore – ma quando si incrociano aziende inadempienti e procedimenti giudiziari, i tempi inevitabilmente si allungano».








