Nel pomeriggio di lunedì 17 novembre il Teatro Pavone di Perugia non ha semplicemente ospitato una celebrazione, ma ha dato forma visibile a 190 anni di storia economica, istituzionale e umana della Camera di Commercio dell’Umbria. Un pubblico numerosissimo, composto da imprenditori, rappresentanti istituzionali, famiglie, studenti e cittadini, ha riempito platea e palchi con un clima di attesa denso di rispetto e affetto per un’istituzione che da quasi due secoli accompagna i territori. Fin dai primi minuti è stato chiaro che si trattava di un evento capace di unire memoria e visione, emozione e concretezza.
La parte più intensa della giornata è stata senza dubbio la premiazione delle “Magnifiche 36” imprese storiche dell’Umbria iscritte al Registro Nazionale delle Imprese Storiche di Unioncamere italiana. La platea ha seguito in un silenzio partecipe e poi in scroscianti applausi la sfilata di aziende che hanno attraversato secoli di storia, mantenendo vive tradizioni, mestieri, prodotti e identità familiari. Una dopo l’altra, le famiglie sono salite sul palco portando con sé generazioni di esperienza: in alcuni casi, oltre dieci passaggi generazionali.
Particolarmente emozionante il momento in cui sono state ricordate le due imprese più antiche: l’Azienda Agricola Conti Possenti Castelli, attiva dal 1301, e la Sugaroni Vincenzo Srl, documentata dal 1685. La sala ha reagito con un misto di stupore e orgoglio, consapevole di trovarsi davanti a storie uniche nel panorama nazionale e internazionale. Il Registro Nazionale, infatti, rappresenta una sorta di “alfabeto vivente” dell’impresa italiana, un archivio che non esiste in nessun altro Paese con pari livello di dettaglio e profondità.
Il presidente Giorgio Mencaroni, aprendo i lavori, ha ricordato come la Camera di Commercio sia nata per mettere insieme interessi diversi e trasformarli in bene comune. Ha sottolineato la responsabilità condivisa di istituzioni e imprese nel costruire un futuro che non lasci indietro le nuove generazioni. Da qui la richiesta, chiara e forte, di lavorare con la Regione per contrastare la fuga dei giovani, favorire il rientro dei talenti all’estero e rafforzare un ecosistema regionale competitivo, innovativo e capace di attrarre investimenti. Una visione che ha trovato piena sintonia con gli interventi successivi.
La sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, ha ricordato che nella storia di un territorio non c’è crescita economica senza crescita sociale. “Sbaglia chi pensa che impresa e sociale siano due strade diverse”, ha affermato con decisione, sottolineando come il lavoro resti il primo luogo della dignità. E qui ha parlato del ruolo dell’imprenditore come strumento fondamentale per una comunità prospera e giusto, ricordando che quando si chiede a un imprenditore cosa faccia, la risposta è “sono imprenditore”, e non “faccio l’imprenditore”. Ferdinandi ha quindi ringraziato la Camera per il ruolo di coesione e ascolto che svolge quotidianamente, ricordando che una città è viva quando mette al centro le energie produttive e le persone che le animano.
Il presidente di Unioncamere italiana, Andrea Prete, ha ricordato che arrivare a 190 anni con una struttura rinnovata, moderna e frutto dell’unificazione delle Camere di Perugia e Terni è un traguardo significativo. Ha sottolineato il ruolo del sistema camerale come motore delle transizioni digitale e ambientale, ma anche come luogo in cui l’impresa trova supporto concreto nei suoi passaggi più delicati, dalla formazione alla digitalizzazione, dall’export alla sostenibilità.

“La Camera di Commercio dell’Umbria – ha detto la presidente della Regione Stefania Proietti – ha messo insieme oggi e premiato per la loro lunghissima attività le piccole realtà storiche che sono partite dai primi anni del 1800, accanto alle più grandi aziende della nostra regione, realtà che in Camera di Commercio sono tutte insieme, con una coesione che si realizza facendo rete, realizzando un collegamento tra le attività commerciali di impresa e il resto della comunità regionale, rappresentata dalla parte sociale.
Si tratta di un esempio da seguire, anche nel coraggio di riuscire a dare unità, a partire del 2021, alle Camere di Commercio di Perugia e di Terni, per dare vita alla Commercio dell’Umbria. Ho tre grazie da dire alla Camera di Commercio dell’Umbria e al suo presidente Giorgio Mencaroni. Il primo grazie è per il supporto, mai venuto meno in termini materiali, ma anche in termini di stimolo all’unica infrastruttura che la regione può dire sua: l’aeroporto internazionale San Francesco di Assisi. In secondo luogo voglio ricordare la bella collaborazione per la nostra partecipazione a Osaka all’Expo universale, al quale abbiamo portato, attraverso le categorie e attraverso i Gal, tutti i Comuni e tutte e tutte le imprese regionali. Il terzo grazie è per quello che insieme potremo riuscire a fare attraverso lo strumento della Zes, uno strumento che ci consente di avere un’accelerazione straordinaria sulla burocrazia e che ha bisogno del supporto della piattaforma del sistema camerale per dispiegare tutti i suoi benefici in termini di semplificazione dal lato delle imprese”.
La conduzione elegante e precisa di Manuela Marinangeli ha garantito ritmo e armonia alla cerimonia, mentre le esecuzioni del Quartetto d’Archi UmbriaEnsemble hanno aggiunto profondità emotiva all’evento. Le letture teatrali di Beatrice Ripoli hanno riportato il pubblico nei momenti chiave della storia regionale, intrecciando lavoro, comunità e trasformazioni sociali. Molto apprezzato anche il video emozionale dedicato ai 190 anni della Camera di Commercio, che ha unito immagini d’epoca, archivi, volti e luoghi dell’Umbria, suscitando un lungo applauso.
La premiazione degli ex presidenti e degli ex segretari generali, così come il ringraziamento al personale della Camera e delle sue strutture operative, ha ribadito il ruolo centrale delle persone che ogni giorno rendono concreta la missione dell’ente. L’intera giornata ha mostrato un’Umbria capace di guardare alle proprie radici non con nostalgia, ma con orgoglio e volontà di costruire. Un messaggio che ha attraversato tutto l’evento: la storia dell’Umbria si scrive quando istituzioni e imprese lavorano insieme, e i 190 anni della Camera ne sono la prova più evidente.
Nell’elenco delle 36 imprese storiche dell’Umbria iscritte al Registro Nazionale delle Imprese Storiche di Unioncamere italiana e premiate, l’unica realtà di Orvieto è stata la Not.Ale. Srl – Bar Montanucci (bar, pasticceria, caffetteria) la cui attività ha avuto inizio nel 1914. Un traguardo importante per il caffè cittadino più antico raggiunto con passione imprenditoriale, rispetto per una storia e capacità di resilienza anche in momenti storici non facili. L’attuale gestione, la quarta, in continuità con le precedenti punta sulla qualità.
Nel comprensorio, infine, sono state premiate Sugaroni Vincenzo Srl di Castel Viscardo specializzata nella produzione di laterizi e la Tenuta Montegiove, azienda agricola e vitivinicola.









