Torna al centro del dibattito il progetto per la realizzazione di un nuovo impianto eolico tra i Comuni di Orvieto e Castel Giorgio. A sollevare la questione è stato il consigliere di Fratelli d’Italia, Davide Melone, che ha chiesto quali iniziative l’amministrazione comunale intenda adottare per tutelare il territorio.
A rispondere è stato l’assessore all’Ambiente, Andrea Sacripanti, che ha illustrato le azioni già avviate dal Comune. “La domanda – ha dichiarato – mi consente di rendere pubbliche le mosse messe in campo dall’amministrazione per fronteggiare l’ennesimo progetto che rischia di minare l’integrità dei nostri territori. È stato presentato un nuovo progetto dalla società Visconti che prevede l’installazione di otto torri eoliche, quattro delle quali nel Comune di Orvieto. Sorprende il fatto che alcune di queste pale ricadano addirittura all’interno dell’aviosuperficie dell’altopiano dell’Alfina”.
Sacripanti ha ricordato come il Comune si sia attivato fin da subito, analogamente a quanto fatto per il progetto Phobos e per altre proposte considerate incompatibili con “identità, storia e natura” dell’area. L’amministrazione presenterà le proprie osservazioni entro il 21 novembre nell’ambito della procedura di Valutazione di impatto ambientale (VIA) avviata dal Ministero.
L’assessore ha poi evidenziato un nodo strutturale: “Ogni pochi mesi arriva una società che presenta un nuovo progetto, e sono i Comuni – che spesso non dispongono di uffici e apparati tecnici adeguati – a dover fronteggiare le richieste di questi grandi colossi industriali per difendere il territorio. Per questo dobbiamo chiedere a chi di dovere di rivedere l’intera normativa, altrimenti ogni anno saremo costretti a impegnare risorse e tempo per contrastare iniziative che non tengono conto delle peculiarità locali”. Il dibattito intorno all’impianto eolico, dunque, si inserisce in un quadro più ampio che riguarda la gestione del paesaggio, la pianificazione energetica e il ruolo degli enti locali nella valutazione dei progetti strategici.








