Per Filippo Ferretti è un peccato che la stagione sia ormai terminata. In Sardegna, finale CIVM, l’orvietano è riuscito a mettere in riga tutti gli altri, giovani e over, correndo due manche ai limiti della perfezione. La seconda, in particolare, nella quale ha recuperato gli 8/100 di ritardo accumulati in gara uno da Damiano Schena ribaltando in questo modo il risultato definitivo.
La forbice ristretta dei distacchi indica chiaramente quanto sia stata intensa la sfida. Stavolta, le NP francesi sono state costretta a inchinarsi al cospetto di una Wolf competitiva guidata da un pilota che sembra aver trovato il modo per ricavare il meglio dalla motorizzata Aprilia bresciana. Festa grande nel box del Wolf Hill Climb Division dell’altro orvietano, Andrea Fravolini con Filippo che racconta: “Sono veramente felice per aver trovato quelli del box tutti contenti” – condivisa con il sardo Sergio Farris, pilota di casa impostosi con la Wolf Mistral nella classe 2000 E2SC-SS, la stessa di Filippo che gareggia, però, con la 1600.
Quella di Alghero è stata la prima salita con dotazione dell’HALO per le vetture sport. Un passo importante per la sicurezza inaugurato a suo tempo con la F. 1. (Roberto Pace)









