ORVIETO – “L’atto di indirizzo della Terza commissione è il frutto di un anno di lavoro serio, approfondito e responsabile che costituisce una base condivisa nel confronto con la Regione Umbria sul nuovo piano socio-sanitario e sul potenziamento dei servizi sanitari del territorio. Per questo ringrazio il presidente Evasio Gialletti, i consiglieri membri, l’assemblea e tutti i soggetti che hanno contribuito a questo percorso”. Il sindaco Roberta Tardani commenta l’approvazione all’unanimità in consiglio comunale dell’atto di indirizzo della Terza commissione consiliare permanente su Sanità e Sociale.
“Un documento importante, unitario, concreto e operativo – prosegue – che non è un elenco di lamentele ma un contributo tecnico-politico del Comune di Orvieto che ho illustrato e depositato in sede di Conferenza dei sindaci dell’Usl Umbria 2 alla quale ho partecipato mercoledì per mettere subito i contenuti al centro del dibattito. L’atto mette nero su bianco criticità e priorità: la carenza di personale e i primariati vacanti, una programmazione per rendere subito pienamente operativa la Casa e l’ospedale di comunità che sono strutture fondamentali per la medicina territoriale, il potenziamento dei servizi ospedalieri essenziali quali Urologia, Cardiologia, Ginecologia, Chirurgia e Ortopedia, l’abbattimento delle liste d’attesa con un confronto chiaro e trasparente sui dati, i servizi sociosanitari per anziani e fragili con hospice e strutture dedicate all’Alzheimer”.
“La Terza commissione – aggiunge – ha raggiunto un primo risultato che è il frutto di un obiettivo voluto e di una scelta politica chiara: affrontare il tema della sanità in una sede istituzionale, non con slogan o proclami da campagna elettorale ne tantomeno con narrazioni distorte, ma in modo documentato e costruttivo mettendo il consiglio comunale, e quindi la città, nelle migliori condizioni per dialogare con la Regione e l’Usl Umbria 2. Attraverso questa commissione abbiamo cercato una strada per capire, proporre e costrure soluzioni senza alimentare il conflitto. Ai cittadini ribadiamo con chiarezza, ancora una volta, che questa amministrazione non ha mai negato o minimizzato i problemi ma li ha sempre affrontati con serietà e responsabilità, evitando il clima avvelenato e confrontandosi in maniera serrata con la Regione alla quale abbiamo chiesto investimenti concreti che abbiamo ottenuto con 20 milioni di finanziamenti arrivati in questi anni sull’ospedale, la Casa e l’ospedale di comunità. La nuova Giunta regionale ha alzato molto l’asticella sin dalla campagna elettorale e di conseguenza anche le aspettative ma purtroppo a un anno dall’insediamento i problemi sono ancora tutti sul tavolo. La sanità però non deve essere un’arma politica, così come è stata utilizzata, perché quando diventa terreno di scontro siamo tutti noi cittadini a pagarne il prezzo.
Alla Regione chiediamo di essere chiamati quanto prima a contribuire alla definizione del nuovo piano socio-sanitario, chiediamo di rispondere con i fatti, chiediamo una visione chiara del ruolo fondamentale che può svolgere il nostro ospedale per l’Umbria, chiediamo una medicina territoriale capace di raccogliere in maniera efficace i bisogni delle nostre comunità. Da parte nostra – conclude – continueremo a lavorare con serietà, responsabilità e determinazione per garantire il diritto alla salute dei cittadini orvietani”.
