Perché fare una visita medica in Umbria è diventato così difficile? Perché tanti cittadini devono rivolgersi al privato per curarsi? E che fine ha fatto il diritto alla salute per tutti? Il libro “Sos Sanità. L’eredità della destra in Umbria. Tra tagli, disuguaglianze e privatizzazioni” (Intermedia, 2025) di Andrea Caporali e Andrea Impannati, in uscita nazionale a partire da domenica 12 ottobre, racconta, in modo chiaro e diretto, cosa sta succedendo davvero alla sanità umbra.
Un viaggio tra dati, testimonianze e scelte politiche che mostra come il nostro servizio sanitario nazionale stia cambiando, spesso in peggio: ospedali sotto organico, tempi di attesa infiniti, servizi tagliati e sempre più spazio al settore privato. Un’inchiesta necessaria per capire le radici di questi problemi, che ha l’obiettivo di far riflettere su come difendere una sanità che sia davvero al servizio di tutti. Perché la salute non può diventare un privilegio. Un’analisi documentata sulla crisi del sistema sanitario umbro.
Caporali, ingegnere biomedico e ricercatore all’Università di Teramo, e Impannati, giornalista e comunicatore, collaborano da anni con l’Associazione PrometeOrvieto, impegnata nello studio delle politiche sanitarie regionali. Attraverso dati, ricerche e testimonianze raccolte sul territorio, il volume indaga le cause del progressivo indebolimento della sanità pubblica in Umbria, descrivendo un sistema che da tempo ha smarrito l’efficienza e la fiducia che lo avevano reso un modello nel panorama nazionale.
Il libro ricostruisce la storia della sanità regionale e il suo intreccio con la politica, evidenziando i passaggi che hanno portato al ridimensionamento di strutture e personale, alla crescita della mobilità passiva e all’espansione del settore privato. L’Umbria vede aumentare i cittadini costretti a curarsi altrove o a rinunciare alle prestazioni.
Emerge un quadro complesso, dove le disuguaglianze territoriali e sociali si ampliano e la qualità dei servizi di base risulta sempre più fragile. Un trend speculare è quello dell’incremento delle aziende private che si occupano di sanità nel territorio, sia nel numero delle strutture che nel fatturato.
La sanità è tornata al centro del dibattito politico, grazie anche alle elezioni regionali del 2024 che hanno segnato un cambio di guida della Regione. Il libro cerca di far riflettere sul futuro del welfare: la necessità di rinnovare il Servizio sanitario regionale, di restituirgli efficienza, competenze e fiducia, affinché possa tornare ad essere uno dei pilastri fondamentali della comunità. Un testo che invita a comprendere la crisi non per dividere, ma per trovare una modalità per ripensare il diritto alla salute tanto caro ai cittadini.









