I consiglieri comunali Cristina Croce e Federico Giovannini, del gruppo consiliare Partito Democratico, hanno presentato un’interrogazione indirizzata alla Sindaca del Comune di Orvieto e al Presidente del Consiglio Comunale in merito allo stato dei lavori di consolidamento e manutenzione della Rupe di Orvieto.
Nel documento i consiglieri ricordano come, nel luglio 2020, sia stato siglato un accordo di programma tra la Regione Umbria e i Comuni di Orvieto e Todi per la salvaguardia e la manutenzione del territorio, con particolare attenzione al contrasto dei dissesti idrogeologici. Per il triennio 2020-2022, la Regione aveva stanziato tre milioni di euro, previsti nella legge di bilancio 2022, destinati alla tutela del patrimonio paesaggistico, storico e artistico dei due Comuni.
I consiglieri segnalano tuttavia una situazione di preoccupante abbandono: i piezometri, strumenti indispensabili per il monitoraggio delle falde acquifere, non risulterebbero più funzionanti da tempo, mentre le colonnine di controllo dei movimenti franosi sarebbero crollate o invase dalla vegetazione. Anche dell’Osservatorio geologico istituito a suo tempo per il controllo e lo studio del fenomeno, “si sono perse le tracce”.
La nota sottolinea inoltre che la vegetazione infestante sta aggravando il processo di deterioramento del masso tufaceo, provocando crolli e distacchi di materiale in diverse zone, come nell’area della Fontana del Leone e del Fosso della Civetta, dove non risulterebbero interventi diretti di messa in sicurezza.

Dal maggio 2020, nell’area sopracitata, si registrano affioramenti d’acqua con conseguenti lesioni e danni a proprietà private e abitazioni, situazione peggiorata in seguito alla violenta bomba d’acqua dell’8 agosto 2022.
Con l’interrogazione, i consiglieri Croce e Giovannini chiedono all’Amministrazione comunale di chiarire:
- quali risorse siano oggi disponibili per le manutenzioni ordinarie delle pareti tufacee della Rupe;
- l’entità dei fondi stanziati e le aree di intervento previste;
- le modalità di monitoraggio che si intendono attuare, vista la compromissione degli strumenti esistenti;
la natura dei lavori in corso nella zona denominata “Salto del Livio”; - se il Comune intenda coinvolgere l’AFOR regionale per interventi ordinari e straordinari, come già avviene in altri Comuni umbri;
- se sia stata avviata una richiesta di sblocco dei fondi al Ministero dell’Ambiente;
- infine, se sia previsto il ripristino dell’Osservatorio e dell’Alta Scuola per una vigilanza continuativa sullo stato della Rupe, insieme alla diffusione di pratiche e tecniche di consolidamento.
“La Rupe è il cuore identitario di Orvieto – affermano Croce e Giovannini – e la sua salvaguardia deve tornare al centro delle priorità amministrative. È necessario ripristinare il monitoraggio costante e attivare un piano di manutenzione efficace, prima che la situazione degeneri ulteriormente.” L’interrogazione sarà discussa nel prossimo Consiglio Comunale, con l’auspicio che si possa riaprire un confronto concreto e operativo sulla tutela di uno dei simboli più preziosi della città.










