
Domenica 12 ottobre con la mia giacca blu e gialla della Protezione Civile, parteciperò alla Marcia Perugia-Assisi per chiedere pace e giustizia e uno Stato per il popolo palestinese. Mai in un conflitto, dalla Seconda Guerra Mondiale ad oggi, sono statti uccisi tanti giornalisti e fotoreporter, tutti palestinesi. Ai giornalisti del mondo è stato impedito dagli israeliani di entrare a Gaza. Le immagini di morte e distruzione che abbiamo potuto vedere
le dobbiamo al loro coraggio.
251 sono stati uccisi, a nulla è falso avere il giubbotto con la scritta “Press”, anzi quella scritta è diventata l’obiettivo al quale sparare. Stessa sorte per chi indossava giacche rosse e rianche della Mezzaluna Rossa (la nostra Croce Rossa). Sono stati uccisi 1.497 operatori sanitari, anche stranieri, accorsi ad aiutare negli ospedali. Sono 36 le strutture sanitarie e gli ospedali rasi al suolo.
Le giacche verdi e quelle blu degli operatori umanitari, sono diventate anch’esse un obiettivo. Bloccati 22.000 camion con gli aiuti presso i confini egiziani a Sud e israeliani a Nord, i pochi generi alimentari e di soccorso entrati con il contagocce, hanno fatto diventare gli uomini e le donne di Onu Unwra e delle tante associazioni umanitarie presenti a Gaza, sostituite da una associazione america-israeliana che lo stesso direttore dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Philippe Lazzarini, ha definito i centri di distribuzione di aiuti della fondazione GHF nella Striscia di Gaza delle “sadiche trappole mortali”. Sono stati 562 gli operatori sanitari uccisi.








