
Dopo l’allarme occupazione e la fotografia del tessuto produttivo pubblicata nel Rapporto 2025 sulla demografia delle imprese e degli addetti, l’Osservatorio Cittadinanza Territorio Sviluppo (CTS) presenta la nuova analisi sui redditi dichiarati nel Comune di Orvieto dal 2018 al 2023, mettendo a confronto i dati con quelli umbri e nazionali.
I risultati principali
● Lavoro dipendente in crescita: a Orvieto +8,2% di contribuenti, in linea con la media italiana ma sotto il ritmo dell’Umbria (+15%).
● Pensioni in calo: -2,5% a Orvieto, contro una sostanziale stabilità regionale e un lieve aumento nazionale.
● Autonomi e imprese in ritirata: -29% per il lavoro autonomo e -15% per le imprese, cali comparabili o leggermente migliori rispetto al quadro generale.
● Polarizzazione dei redditi: diminuiscono i contribuenti sotto i 15mila euro (-12%), stabili le fasce medie, ma crescono con forza i redditi medio-alti (+25% tra 26mila e 55mila) e soprattutto quelli oltre i 120mila euro (+66%, dato superiore di gran lunga alla media nazionale).
Un quadro che si intreccia con imprese e occupazione
La nuova indagine conferma e amplia quanto emerso con il Rapporto 2025 sulla demografia delle imprese:
Orvieto perde addetti (-500 dal 2019) e vede restringersi il tessuto imprenditoriale, ma allo stesso tempo assiste a un rafforzamento dei redditi medio-alti.
Il rischio è quello di una città sempre meno produttiva e sempre più polarizzata, con pochi redditi elevati e una riduzione delle basi lavorative e imprenditoriali diffuse.
Una sfida per la coesione sociale
Come già segnalato nel precedente rapporto, Orvieto si trova a un bivio: scivolare verso un modello di “villaggio turistico” o costruire un’economia più equilibrata, capace di generare occupazione stabile e trattenere i giovani. L’analisi sui redditi rende evidente che anche la distribuzione della ricchezza risente di queste dinamiche, ampliando la distanza tra fasce medio-alte e basse.
Fonte dati: MEF – Ministero dell’Economia e delle Finanze.
ANALISI DEI REDDITI DI ORVIETO DAL 2018 AL 2023 (SCARICA IL RAPPORTO)








