
di Roberto Pace
Esaustivo, competente, brillante. Tale s’è rivelato Andrea Cordovani, giornalista e autore del libro “Il mito da rapire. Enzo Ferrari e l’ombra dei sequestri” (Minerva Edizioni, 2025) intervenuto, quale testimonial, all’annunciata presentazione ufficiale della Castellana 52 di mercoledì 24 settembre. Da buon toscano, con la battuta facile, ha subito tolto un po’ d’austerità dalla Sala Consiliare del Comune, peraltro sede che sembra portare bene alla gara considerato il “crescente successo, di cui – ha sottolineato il sindaco, Roberta Tardani – siamo onorati per la città e del quale ci sentiamo partecipi. Condividiamo sempre con piacere ciò che piace ai nostri concittadini, sia nello sport come in iniziative di altro genere”.
Cordovani, direttore di Autosprint, la più antica e autorevole testata settimanale per il Motorsport, ha potuto beneficiare della brillante introduzione video di Pino Allievi, eccellenza del giornalismo sportivo automobilistico nonché testimonial della Castellana 2024. Esiste, tra loro, amicizia e rispetto, tutto riemerso dalle parole pronunciate da entrambi. Il direttore, frequentatore di cronoman quali sono stati i compianti, Nesti, Baldelli, Danti come dell’attuale numero uno, Simone Faggioli, ha confermato la grande ammirazione per questi “cavalieri del rischio”, come piaceva definirli a Marcello Sabatini, suo predecessore negli anni ’70: “Nelle cronoscalate predomina ancora il sale della competizione dove si gareggia per il piacere di farlo. Le origini dello sport motoristico partono proprio dalle gare in salita dove predomina ancora la passione, quella con la P maiuscola”.

Parole che, laddoove ci fosse bisogno, sono servite a dare ancora più carica ai dirigenti dell’Associazione. Il presidente, Luciano Carboni, ha iniziato mandando un sentito ringraziamento ai piloti – numerosi più di quanto prevedibile – . E’ il miglior ringraziamento perché dà forza per continuare e indica che siamo sulla strada giusta, nonostante qualche chicane di troppo sul nostro percorso (chi ha orecchie per intendere, intenda n.d.r.). Siamo grati a questa Amministrazione Comunale perché lo è stata e continua a esserci vicina. Accanto a noi, il sindaco e l’assessore allo Sport, Piergiorgio Pizzo che invito a estendere il ringraziamento a tutti gli altri collaboratori”.
Il vicepresidente, Luca Gnagnarini, entrando nel discorso logistica, ha confermato il sempre maggiore impegno dell’Associazione nell’affinare i dispositivi di sicurezza sul percorso e ricordato la presentazione dei piloti, in programma venerdì, alle 18.30, in Piazza degli Aceri a Ciconìa. Giorgio Natali, presidente ACI Terni e Federico Giulivi, fiduciario regionale Aci Sport hanno fatto altrettanto per conto dell’Ente rappresentato.

Presente anche il presidente dell’Autodromo di Magione Roberto Battistelli. In bella mostra, dietro lo scranno, due caschi, sui quali, Luca Giovannoni, orvietano e pilota gentleman, come usa fare da qualche anno, ha riportato uno dei motivi che fanno distinguere Orvieto in Italia e nel mondo. Quest’anno è toccato alla ceramica, utilizzando oggetti prodotti nel laboratorio di Stefano Malentacchi. Un gesto, per promuovere la città in maniera diversa, particolarmente apprezzato dal primo cittadino e da tutti i presenti. “Sono due – ha spiegato Luca – in quanto oltre alle gare in salita prendo parte all’European Endurance, competizione nella quale siamo stati ammessi alla finale mondiale. Lo indosserò in quei giorni”.
Gli altri orvietani alla Castellana.
– Tonino Camilli, la cui presenza non passa certo inosservata anche per il fatto che la velocità della bella Fiat 1100 Ala d’Oro dà modo e tempo per essere ammirata
– Marco Passero è un veterano e non poteva mancare. In questa edizione lo vedremo al volante di una Citroen Saxo RS 1.6 iscritta dalla Scuderia Città di Gubbio
– Riccardo Tronconi, baschiese, Mini Cooper S RS 1.6 TB.

La Carica dei 3 (+1) Manni
La Castellana chiama, la famiglia Manni risponde. Saranno ancora tutti e tre, Lodovico, Damiano, Leonardo fratelli sprint dalla vicina Todi. La passione è contagiosa e quella che colpì a suo tempo Damiano, il mezzano, si è poi propagata a Lodovico e Leonardo il cui coinvolgimento provocò l’appiedamento, senza proteste, di Giuseppe, il papà principale “responsabile” della “malattia”. Adesso, si è ritagliato un ruolo che gli permette in ogni caso di respirare quell’aria che sa di corse. Fa il team manager e si racconta di suoi consigli preziosi. La storia di Damiano è quella agonisticamente più lunga ed è ancora lui il portatore di novità con l’abbandono, non si sa bene se temporaneo o definitivo di macchine a ruote scoperte, sua prerogativa, a favore della VW Golf GTI TCR DSG colorata Speed Motor. Vettura diversa, più visibile sulle piste ma “cavallona” e divertente. E’ detentore di un record di classe, proveremo a fare la comparazione e c’è anche il blasone da mantenere lucido tenendo presente il nono posto nella classifica per l’assoluto del 2022 e il primo di classe del 2023 oltre al ritocco, 1”, al record di classe lo scorso anno. Lodovico, per l’edizione attuale, conferma la fedeltà al bleu de France. La macchina è la stessa, Renault Clio RS 3. Il rapporto dura da cinque anni essendo iniziato nel 2020 a Gubbio. Lui, che sta sul pezzo da diciassette anni, della Castellana sa tutto e di più. Quella d’anno scorso fu gara molto battagliata con macchine racchiuse nello spazio di decimi. Si classificò terzo e proprio per i distacchi infinitesimali andò a un passo dal vincere. Cosa che si candida fare in questa edizione. Per Leonardo, cucciolo di casa, non c’è più la SEAT Ibiza. Siederà, al volante della VW Scirocco TBPLUS R2000. Con la spagnola sfiorò il colpaccio, secondo di poco dietro a Andrea Bonifazi. Riuscirà a fare meglio? Chissà.
Per ulteriori informazioni:
www.comune.orvieto.tr.it
www.lacastellanaorvieto.it








