In questo periodo si moltiplicano le mozioni e le interrogazioni nei consigli comunali sulla questione della Palestina e sul riconoscimento dei due stati. Noi di Uniti per Porano ci abbiamo riflettuto a lungo. Non abbiamo voluto presentare mozioni per vederle poi sfociare in provvedimenti monchi e lontani dallo spirito iniziale (ilnostro per lo meno). Le posizioni tiepide non ci interessano e non ci appartengono. Ci sembra in ogni caso urgente ribadire PUBBLICAMENTE il nostro pensiero in merito.
Attualmente a Gaza è in atto un vero e proprio GENOCIDIO, uno sterminio scientificamente studiato. Negarlo significa essere ciechi (o fingersi tali) al solo fine di non opporsi in maniera decisa alla politica di Netanyahu
La reazione del nostro governo è stata pressochè inesistente ed anche oggi, nonostante le dichiarazioni, in corner, di alcuni ministri nei fatti si sostiene Israele.
Di fronte ai massacri reiterati verso la popolazione civile (in particolare verso i bambini CHE SONO ANCHE NOSTRI FIGLI) in atto nella striscia di Gaza ad opera dell’esercito israeliano, il governo e tutte le sue promanazioni periferiche (Comuni compresi) DEVONO dichiarare di non voler contribuire in alcun modo al massacro del popolo palestinese e di riconoscere lo stato di Palestina nel rispetto del principio due popòli due stati.
Ci aspettiamo che i Poranesi tutti e l’amministrazione stessa esprimano a VOCE ALTA la loro opposizione ad Israele, senza timore di una assurda etichetta di antisemitismo.
Il senso di tutto ciò? E’ nelle parole di Desmond Tutu uno dei più noti attivisti dei diritti umani nel Sud Africa, vincitore del Premio Nobel per la Pace nel 1984. Se davanti ad una ingiustizia sei neutrale HAI SCELTO DI STARE DALLA PARTE DELL’OPPRESSORE.
UNITI PER PORANO








