Rivedere i contratti che regolamentano la gestione dello smaltimento che scadranno nel 2029 per ritornare ad avere un servizio nuovamente a favore dei cittadini. È stato questo uno dei concetti emersi durante l’incontro di approfondimento svoltosi a Prodo sabato 2 agosto, organizzato dall’Osservatorio Rifiuti Orvieto, gruppo di studio e approfondimento sui sistemi di gestione dei rifiuti che si è formalmente costituito lo scorso mese di luglio. Ospite particolare dell’incontro è stato Rossano Ercolini, storico creatore del Gruppo Rifiuti Zero partito dal Comune di Capannori (Lucca), ed autore del libro “Noi siamo oceano. Manifesto per un’ecologia sostenibile”.
Presenti con interesse all’incontro l’assessore del Comune di Orvieto Andrea Sacripanti, fra le cui deleghe ha quella dell’Ambiente, il consigliere comunale Daniele Di Loreto, Nova, il sindaco di Baschi e segretario regionale del Pd Damiano Bernardini, il sindaco di Montecchio e presidente di Anci Federico Gori, il sindaco di Castel Viscardo Daniele Longaroni e il sindaco di Parrano Valentino Filippetti. Molti i cittadini che hanno partecipato per provare a comprendere meglio le dinamiche che ruotano intorno al mondo dei rifiuti e cosa si può fare, con il proprio agire quotidiano, per ridurre anche drasticamente lo spreco di materiali (in molti casi preziosi) che solo nel momento in cui si combinano insieme diventano realmente rifiuti.
Come ha sostenuto Rossano Ercolini durante la sua appassionata esposizione, è importante che i cittadini sappiano che i rifiuti possono classificarsi tali solo nel momento in cui i vari materiali vengono “mischiati” insieme, ed allora diventa veramente difficile il loro riutilizzo. La qualità della raccolta differenziata è fondamentale. È inutile avere percentuali virtuose di raccolta differenziata che superano il 75% se poi la metà (e in certi casi anche di più) di questi materiali ritorna comunque in discarica come residuo indifferenziato. Quel fondamentale tassello del sistema (il passaggio tra raccolta differenziata ed effettivo riciclo) è uno degli aspetti che merita di essere approfondito bene per capire come mai c’è un divario così grande.
Ma i cittadini andrebbero anche “aiutati” dalle Istituzioni incentivando l’uso di sistemi ormai molto diffusi in molte realtà italiane di compattatori per materiali preziosi come la plastica o RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Il nostro Comune scarseggia di centri di compattazione di questo tipo ma l’Assessore Sacripanti, nel suo intervento, oltre ad aver espresso condivisione dei temi e le proposte emerse durante l’incontro, ha dato la propria disponibilità a futuri incontri con l’Osservatorio Rifiuti per poter approfondire insieme molte soluzioni disponibili per efficientare al massimo la valorizzazione del rifiuto.
Indipendentemente dalla strategia che si adotterà per la chiusura del ciclo dei rifiuti (molti sono i dibattiti tuttora in corso sulla scelta a livello regionale di evitare l’uso degli impianti di termovalorizzazione), le buone pratiche che ogni cittadino può adottare per ridurre gli sprechi e incentivare il riutilizzo dei materiali andrebbero comunque sostenute e portate avanti; anche perché in molti casi ci sono margini di profitto. Il nostro sistema di vivere basato su un consumismo divenuto eccessivamente “sprecone” deve essere in qualche modo arginato con una sana politica del riutilizzo e del vero riciclo.
Non c’è bisogno di inventarsi cose particolari, basterebbe anche solo seguire gli esempi delle esperienze vincenti portate avanti in molte realtà italiane. I Comuni che hanno aderito all’associazione Rifiuti Zero sono 340 in tutta Italia e di ogni colore politico, perché il problema in questione è assolutamente trasversale. Pannelli fonoassorbenti o isolanti termici prodotti con i vestiti buttati, montature degli occhiali fatte con i mozziconi di sigaretta, tanto per citare due esempi concreti, sono già a portata di mano. Sono soluzioni che generano la nascita di nuove imprese, creando anche posti di lavoro.
L’Osservatorio Rifiuti Orvieto condividerà a breve le schede di approfondimento fatte per sensibilizzare cittadini e istituzioni ad una più efficiente gestione del rifiuto, cercando di instaurare un tavolo di confronto per portare anche a Orvieto e nei Comuni del comprensorio le esperienze vincenti già concretizzate in altre città italiane.
Osservatorio Rifiuti Orvieto









