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Nova Civitas, 11 anni di formazione civica nel segno dell’insegnamento sociale: intervista a suor Maria Luisa Gatto

Dalla missione in Brasile al nostro territorio per una nuova idea di Città, nel segno del bene comune

Redazione by Redazione
23 Agosto 2025
in Sociale, Secondarie, Archivio notizie
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(Valeria Cioccolo)

Suor Maria Luisa Gatto, ideatrice e fondatrice di Nova Civitas, racconta la nascita e la crescita di questo percorso formativo che ha una visione ambiziosa: contribuire alla costruzione di una nuova Città e Civiltà fondata su valori umani e cristiani, ponendo al centro l’essere umano. Un’idea nata dopo un’esperienza missionaria in Brasile poi concretizzata tra i giovani di Ciconia, in occasione delle elezioni comunali del 2014. Da allora molte cose sono cambiate, temi, gruppi coinvolti, persone incontrate, sempre mantenendo lo spirito inziale: favorire in un dialogo continuo e aperto a tutti, anche, oggi, con l’Intelligenza artificiale. Il futuro? Parlare di pace. Ecco cosa ci ha detto.

Nova Civitas: da dove nasce e con quale visione?

Maria Luisa: Andare alle radici di Nova Civitas significa partire da un sogno/progetto della fine degli anni 80 quando ero missionaria in Brasile. S’era creato un conflitto tra i membri delle Comunità ecclesiali di Base e coloro che si erano impegnati attivamente in politica accusati di abbandonare la Chiesa mentre questi si sentivano da essa abbandonati. Capii che dietro questa tensione c’era la necessità di offrire ai “politici” un supporto pastorale specifico che le piccole comunità non erano in grado di dare. Venni in Italia per prepararmi a questa nuova “missione”. Chiamata a nuovi impegni non ritornai più in Brasile e dopo alcuni anni (2012) venni inviata a Ciconia. Fu qui che si realizzò storicamente quel sogno in occasione del Giubileo Eucaristico della nostra Diocesi il cui Inno invitava a farsi “pane donato”. Ma come? era la domanda che mi ponevo e mi chiedevo quale segno concreto poteva rimanere dopo questo evento straordinario.

La “risposta” venne nella primavera del 2014 in previsione delle elezioni amministrative. Alcuni giovani animatori di Ciconia furono invitati a candidarsi. Chiesi loro se si sentivano preparati ad affrontare l’arena e magari essere strumentalizzati e sbranati. Mi guardarono increduli e mi dissero di no, fu allora che proposi di fare un percorso formativo, proposta che fu accolta anche da candidati adulti. Iniziammo così!

Nova Civitas, il nome che abbiamo scelto, contiene la visione: contribuire, attraverso la formazione, alla costruzione di una nuova Città/Civiltà fondata su valori umani e cristiani, ponendo al centro l’essere umano. Un obiettivo utopistico? Sì ne siamo certi, ma senza visione ci si arena e si pattina nel fango. Per noi cristiani si tratta di contribuire all’edificazione del Regno di Dio che si completerà alla fine dei tempi ma la cui costruzione inizia nella storia concreta dando cittadinanza a: pace, fraternità, accoglienza, rispetto, libertà anche quella religiosa, giustizia, condivisione … e per questo è un gruppo aperto a chi, credente o meno, condivide il progetto.

⁠In questi anni, quali temi avete scelto di approfondire e perché?

Maria Luisa: La scelta dei temi nasce dall’ascolto attento di ciò che succede e dalle sfide che la storia pone a livello locale e mondiale. Il tema guida è declinato, poi, nei suoi diversi aspetti. Seguiamo il metodo della Dottrina Sociale della Chiesa (DSC): studio della problematica, approfondimento attraverso i valori che la DSC stessa propone e possibili orientamenti concreti. Diamo voce a visioni diverse, del territorio e di esperti esterni, perché la democrazia non è monocromatica e la conoscenza ampia aiuta la libertà di scelta e di partecipazione. Detto questo, l’elenco delle tematiche affrontate è lungo, cito solo gli argomenti: Misericordia, Speranza, Dialogo, Etica sociale, Lavoro, Sussidiarietà, Amicizia sociale, Il gemito della Creazione, Partecipazione e Democrazia … questi temi li facciamo interfacciare con la Società civile, la Chiesa, i Corpi intermedi, la Politica e non ultima L’IA.

Un momento tradizionale è il weekend spirituale illuminato dalla Parola di Dio legata alla tematica in corso. Oltre al percorso annuale, proponiamo incontri aperti a tutti con argomenti di interesse comune e di forte attualità; qualche volta siamo inviati a dare il nostro umile contributo in occasioni legate a realtà locali.

Nel 2017-2018 abbiamo dato il via alla Giornata della disconnessione, molto partecipata, che via via si è delineata come un appuntamento annuale con i professionisti della comunicazione a livello locale e nazionale.

C’è un incontro, un momento o un aneddoto che ti è rimasto particolarmente impresso?

Maria Luisa: Potrei citarne tanti, dal coinvolgimento dei bambini delle elementari sulla solidarietà, a una ricerca sulla Bellezza umbra come motore di sviluppo di un gruppo di Studenti delle superiori in occasione dei 50 anni della Populorum progressio; durante il Covid, agli appuntamenti on line partecipavano anche persone da altre parti d’Italia e dall’estero. Stimolante è stata la partecipazione al Forum di Firenze per elaborare un Patto per l’etica sociale, poi sottoscritto, e ai laboratori che abbiamo realizzato in vista della settimana sociale di Trieste i cui risultati sono stati apprezzati e utilizzati.

Una cosa ci colpisce! è capitato più volte di intraprendere dei percorsi che si sono rivelati anticipatori di tempi, oserei direi profetici, senza averne l’intenzione. Questo mi riporta alle parole del Magnificat: il Signore guarda all’umiltà dei suoi servi e serve e attraverso di essi opera meraviglie, senza nostro merito.

Un’altra cosa importante è la composizione del coordinamento, costituito nel tempo senza preselezioni. Siamo persone con idee politico-sociali diverse. Questo genera a volte accesi dibattiti ma alla fine, avendo come base comune la fede e l’obiettivo, troviamo sempre un’intesa e questo è un esempio di come si può lavorare veramente per un Bene Comune, nel grande o nel piccolo, considerando le diversità ricchezza e contributo, mai motivo di scontro sterile e demolitore.

⁠Che tipo di impatto pensi abbia avuto Nova Civitas sul territorio e sulla comunità locale?

Maria Luisa: Una domanda difficile cui rispondere, non saprei… qualcuno dice che siamo conosciuti, che siamo considerati… non lo so, io non ho mai fatto personalmente un sondaggio, siamo una piccola realtà che vuole dare il suo contributo e se questo può servire … ben venga.

 ⁠Di cosa si occuperà NC nel prossimo ciclo di incontri? Qualche anticipazione?

Maria Luisa: Il mondo sanguina ovunque, le guerre stanno diventando pane quotidiano, il rischio è assuefarsi e la violenza cui assistiamo un fatto normale. Non possiamo accettare questo come un dato di fatto! Le prime parole di Leone XIV: “La pace sia con tutti voi! Questo è il primo saluto del Cristo Risorto (…)  Anch’io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, tutte le persone, ovunque siano, tutti i popoli, tutta la terra”.

Questo ha ispirato il cammino per il 2025-2026 che stiamo programmando: “La Pace sia con Te”, un TU personale e collettivo allo stesso tempo che riguarda assunzione di responsabilità e formazione alla cultura della pace a partire da: famiglia, politica, libertà religiosa, IA e Comunicazione.

Come immagini Nova Civitas nel futuro?

Maria Luisa: L’esperienza di questi 11 anni ci esorta ad avere “un occhio che ascolta” e un “orecchio che guarda” per essere capaci di cambiare. Da una sede istituzionale siamo passati a realizzare gli incontri in un locale in mezzo al vissuto della vita quotidiana; il Covid ci ha fatto scoprire la possibilità dello streaming, dal gruppo alla pubblicazione di contenuti nei media,  chi lo sa il domani! Una missione non è per sempre e nemmeno sempre la stessa.

Si dice che il futuro appartiene ai giovani! io dico che il futuro è già oggi. L’oggi è lo spazio storico dove le generazioni di ieri e quelle di domani si incontrano per condividere esperienza e creatività per edificare una civiltà/cultura nuova con i mattoni su citati. Per questo sogniamo che i giovani non siano delusi da noi adulti e partecipino non per ingrossare le file quanto per costruire un Bene Comune che non è riservato ad alcuni ma destinato a tutti, una partecipazione, che innova, crea e offre una speranza concreta di futuro.

Una immagine biblica che, secondo me, può rappresentare questo percorso e con la quale mi piace concludere è quella della Sentinella a cui qualcuno chiede: “Sentinella quanto resta della notte? e lei risponde “viene il mattino ma anche la notte”! (cf Is 21, 11-12).

Si potrebbero dire molte altre cose, ma chi desidera può consultare la Pagina Facebook di Nova Civitas (qui il link: https://www.facebook.com/groups/novacivitas?locale=it_IT) aperta il 14 ottobre 2014 in occasione del primo incontro.

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