
di Alessandro Delli Poggi
Venerdì 22 agosto, alle 16.30 circa, ad Allerona Scalo si è svolto un intervento sanitario di estrema importanza che ha visto protagonista il servizio di elisoccorso regionale. Un’eliambulanza Airbus EI-HNH ‘Nibbio 01’ della società Avincis è stata attivata per un soccorso primario su una persona colpita da un probabile arresto cardiaco.
Fondamentale è stato l’approccio operativo: inizialmente il tecnico del Soccorso Alpino è stato calato con il verricello per valutare la sicurezza dello scenario, garantendo così un atterraggio in condizioni ottimali. Successivamente, grazie alla straordinaria abilità del comandante, l’elicottero è riuscito a posarsi in un piccolo spazio verde di circa 100 metri quadrati, permettendo al personale sanitario a bordo di intervenire tempestivamente.

La paziente è stata immediatamente stabilizzata e trasportata presso l’ospedale HUB di riferimento, probabilmente l’Ospedale “Santa Maria della Misericordia” di Perugia, la struttura più adeguata per gestire la sua delicata condizione clinica. Questo episodio sottolinea con forza l’importanza del fattore tempo nelle emergenze sanitarie. L’elisoccorso, istituito di recente in Umbria grazie ad una convenzione tra la Regione e la società Avincis, si conferma uno strumento vitale per garantire ai cittadini cure rapide ed efficaci anche nelle aree più difficili da raggiungere. Un servizio che, come dimostrato oggi, può fare la differenza tra la vita e la morte.
Un plauso va a tutto il team medico e tecnico che ha reso possibile questo intervento, esempio concreto di come competenza, organizzazione e tecnologia possano tradursi in vite salvate. In qualità di formatore dei Corsi di Alta Formazione HEMS con Sapienza Università di Roma, non posso che sottolineare quanto l’elisoccorso rappresenti uno strumento imprescindibile per la tutela della vita umana. L’esperienza maturata in questi anni dimostra chiaramente che rapidità di intervento e competenza multidisciplinare sono fattori determinanti per salvare vite. L’augurio è che questo servizio, oggi attivo in Umbria con risultati così significativi, possa essere sempre più potenziato ed esteso a tutto il territorio nazionale, garantendo a ciascun cittadino pari opportunità di accesso alle cure d’emergenza.








