Il Museo Etrusco “Claudio Faina” resterà aperto anche nella festività di Ferragosto con il consueto orario 9.30 – 18.00 (ultimo ingresso 17.30). Il percorso del museo vi farà immergere nelle due anime della città: quella archeologica e quella sacra. La visita al museo consentirà di vedere da vicino alcuni reperti eccezionali: dai sarcofagi alle urne cinerarie, dai cippi – di grande rilievo il cippo configurato a testa di guerriero – ai reperti della sfera religiosa come la famosa “Venere” di Cannicella e le antefisse del tempio del Belvedere. Andate alla ricerca delle eccellenze artigianali del mondo etrusco dalla sezione dedicata agli ori, ai bronzi, fino ad ammirare il vasellame in bucchero, tipica ceramica etrusca realizzata nei centri più importanti dell’Etruria.
Scoprite, inoltre, la raccolta di ceramica attica a figure nere e a figure rosse di inestimabile bellezza, frutto dell’intenso commercio tra Etruschi e Greci. Tra i maggiori ceramografi ateniesi, noto per la realizzazione di monumentali figure vascolari con tecnica a figure nere, spicca il nome di Exekias. Il museo accoglie tre anfore dell’artista tutte provenienti dalla necropoli di Crocifisso del Tufo di Orvieto.
I suggestivi spazi espositivi del museo, dai quali è possibile ammirare la facciata del duomo, capolavoro dell’arte italiana, fanno da collegamento tra arte antica e arte religiosa, tra archeologia e spiritualità accogliendo la mostra “Grandi Maestri dal Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto. Da Simone Martini a Luca Signorelli” inaugurata lo scorso 5 aprile. È un’occasione unica, dove è possibile percorrere un viaggio partendo dal mondo etrusco fino ad incontrare i maestri del Medioevo e del Rinascimento: la mostra propone un emozionante percorso in cui è possibile ammirare capolavori che spaziano dal XIII al XVI secolo.
Tra le opere di maggiore rilievo il Polittico di Simone Martini, raffigurante “La Madonna con il Bambino e i santi Maria Maddalena, Domenico, Pietro e Paolo” datato 1320-1321 e proveniente dalla chiesa di San Domenico. La straordinaria tavola rinascimentale raffigurante “Santa Maria Maddalena”, realizzata da Luca Signorelli nel 1504. Accanto a queste, spiccano opere di rara intensità spirituale come il “Crocifisso sagomato” del terzo quarto del XIII secolo attribuito a Simeone e Machilone, la “Madonna in trono con il Bambino e due angeli” attribuita a Coppo di Marcovaldo. Di particolare pregio anche i capolavori di arte orafa e scultorea, tra cui il “Reliquiario del cranio di San Savino”, realizzato da Ugolino di Vieri e Viva di Lando tra il 1340 e il 1345 e le sculture marmoree di Arnolfo di Cambio e bottega, come la “Coppia di angeli turiferari” del 1282 circa.
Per ampliare l’offerta turistica, le due Istituzioni Culturali, l’Opera del Duomo di Orvieto e la Fondazione per il Museo Etrusco “Claudio Faina”, si fondono in un unico biglietto combinato grazie al quale viene data l’opportunità di seguire gli sviluppi della città dalla più antica fase etrusca fino ad arrivare al XVI secolo con Luca Signorelli; esposizione che va vista come punto di partenza per raggiungere poi gli altri luoghi della città.








