
Anche il secondo progetto finanziato con i fondi del Pnrr, il più rilevante in termini di valore, quello relativo alla realizzazione del Centro per le Politiche Sociali e della Famiglia nell’area dell’ex Scuola Media di Orvieto Scalo è fermo in quanto è stata affidata a un legale la risoluzione del contratto. La stessa situazione si era già presentata per il progetto della Scuola di Sferracavallo.
Come Movimento 5 Stelle Media Valle del Tevere e Comprensorio Orvietano abbiamo più volte evidenziato le opportunità di riqualificazione e ristrutturazione di alcuni dei nostri beni culturali e storici che avrebbero potuto essere finanziati attraverso i bandi del Pnrr, ma che sono state completamente ignorate da questa Amministrazione Comunale. Citiamo alcuni esempi: l’ex Chiesa di San Francesco, l’ex Caserma Piave e la Piscina Comunale.
Ma non ci saremmo mai aspettati quello che sta accadendo e siamo davvero increduli. Com’è possibile che due progetti su due siano in contenzioso legale per la risoluzione contrattuale con la ditta appaltatrice? Questo con tutti i problemi connessi, ossia ritrovarsi con due immobili demoliti e la consapevolezza del grave rischio che, se i lavori non saranno completati entro il 30 giugno 2026, non riceveranno il finanziamento.
Inoltre ci chiediamo come sia possibile che per il secondo progetto, quello appunto relativo al CePol di Orvieto Scalo, alla domanda del consigliere di minoranza all’assessore di competenza sullo stato dei lavori durante la seduta del Consiglio Comunale del 5 giugno scorso la risposta sia stata che tutto procedeva regolarmente quando invece, nemmeno due mesi dopo e cioè il 27 luglio, è stato dato incarico a un avvocato di procedere alla rescissione del contratto.
Movimento 5 Stelle Gruppo Territoriale Media Valle del Tevere e Comprensorio Orvietano








