
Un’interrogazione presentata al Sindaco Tardani e al Presidente del Consiglio Comunale rilancia il ruolo del designer orvietano nel panorama nazionale della grafica editoriale. “Serve un progetto strutturato e formativo: Maoloni è parte dell’identità culturale di Orvieto”.
Orvieto – A vent’anni dalla scomparsa di Piergiorgio Maoloni, maestro indiscusso del graphic design editoriale italiano, il gruppo consiliare del Partito Democratico di Orvieto ha presentato un’interrogazione rivolta al Sindaco Roberta Tardani e al Presidente del Consiglio Comunale Stefano Olimpieri, sollecitando una strategia chiara e strutturata per la valorizzazione dell’Archivio Maoloni e per la promozione delle sue potenzialità formative e culturali.
Il documento prende spunto dall’articolo di Marco Belpoliti pubblicato lo scorso 8 giugno sulle pagine culturali de la Repubblica, che ha restituito un ampio e profondo ritratto umano e professionale di Maoloni, celebrandone l’opera e il contributo nel rinnovamento grafico di alcune delle più importanti testate giornalistiche italiane, da La Stampa a Il manifesto, da Avvenire al Gambero Rosso. Un talento che ha saputo unire rigore visivo e invenzione estetica, sempre con uno sguardo coerente e raffinato. Maoloni, si ricorda, pur impegnato in ambiti editoriali di rilievo nazionale, mantenne un forte legame con Orvieto, collaborando con l’architetto Alberto Satolli e contribuendo a definire uno “stile Orvieto” riconoscibile nella comunicazione culturale. Una sensibilità visiva – sottolinea Belpoliti – influenzata profondamente dall’arte e dall’architettura del Duomo e dei maestri rinascimentali che vi hanno operato.
Nonostante l’indubbio valore dell’archivio, donato dalla famiglia al Comune di Orvieto nel 2007 e inventariato nel 2018, i consiglieri PD denunciano una mancata valorizzazione strutturata: “Nel dossier Metameraviglia, presentato per la candidatura di Orvieto a Capitale Italiana della Cultura, il nome di Maoloni appare solo marginalmente, a fronte di un’eredità culturale e professionale di assoluto rilievo”.
Nell’interrogazione si chiede all’amministrazione:
- se esista o sia in fase di definizione un progetto organico di valorizzazione dell’Archivio, comprensivo di contenuti, tempistiche, risorse e soggetti coinvolti;
- se sia prevista l’attivazione di percorsi formativi per i giovani, in collaborazione con realtà come il CSCO di Orvieto, l’ISIA, l’Accademia di Belle Arti di Perugia, l’Associazione Italiana Grafici e Pubblicitari;
- se sia stato o sarà coinvolto il Liceo Artistico di Orvieto, per favorire la trasmissione della memoria professionale di Maoloni attraverso attività didattiche e laboratoriali;
- se vi sia l’intenzione di promuovere un corso ITS dedicato alla grafica editoriale, con sede a Orvieto, in sinergia con ITS Umbria Academy, trasformando l’Archivio in un centro di documentazione e innovazione visiva.
A sostegno dell’appello, il gruppo PD ricorda anche le parole dell’architetto Paolo Portoghesi, intervenuto nel 2018 durante la presentazione del progetto espositivo dell’archivio presso Palazzo dei Sette: “Il genio creativo di Piergiorgio va divulgato, fatto conoscere. Il suo lascito culturale e professionale va trasmesso ai giovani e deve fare scuola”. “Non possiamo permettere – dichiarano i consiglieri – che una figura come Maoloni venga relegata in una nota a piè di pagina nella storia culturale della città. Al contrario, il suo archivio può diventare motore di progettazione, formazione e attrattività culturale per Orvieto. Chiediamo che il Comune ne riconosca il potenziale e metta in campo un percorso condiviso e ambizioso”.








