“Evitare che Trenitalia porti avanti la decisione di spostare sulla linea lenta i treni che utilizzano i pendolari umbri”. Lo dicono Stefano Bandecchi e Francesco Maria Ferranti, rispettivamente presidente e vicepresidente della Provincia di Terni che chiamano in causa la Regione Umbria chiedendo alla Giunta Proietti di “fare la sua parte”.
“In Umbria – dicono – ci sono circa 5.000 pendolari, oltre 2.000 provengono dal territorio ternano. Se Trenitalia sposterà i treni sulle linee lente si allungheranno moltissimo i tempi e si creeranno evidenti ulteriori disagi. Se con la linea veloce la tratta Terni-Roma è coperta in un’ora e dieci minuticon la linea lenta il tempo diventa come minimo un’ora e cinquanta minuti con grave disagio per chi lavora”.
Secondo Bandecchi e Ferranti, che hanno portato questa necessità anche all’Assemblea dei Sindaci a Lugnano in Teverina sottolineando che il problema è molto sentito anche nell’Orvietano e nell’Amerino, la Regione deve intervenire quanto prima. “Visto che ha aumentato le tasse ai cittadini, prevedendo di prelevare oltre 180 milioni di euro in tre anni dalle tasche soprattutto del ceto medio, tra cui ci sono proprio i pendolari – affermano presidente e vice – parte di queste risorse vengano utilizzate per evitare che Trenitalia porti a compimento la scelta di rallentare i collegamenti gettando di fatto nel dimenticatoio le migliaia di pendolari umbri con tutti i loro già gravosi problemi”.








